Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
03/04/2019 07:00:00

Marsala: si è finto vittima di usura. Chiesti 7 anni per Antonio Correra

 Si avvicina il momento del giudizio nel processo che vede il marsalese Antonio Ignazio Correra, 39 anni, agente di commercio, accusato di truffa allo Stato e bancarotta fraudolenta.

C’è stata, infatti, la requisitoria e il pm Antonella Trainito ha invocato di Correra a sette anni di carcere. Il reato di truffa allo Stato viene contestato in quanto il Correra, affermando “falsamente”, secondo l’accusa, di essere stato vittima di estorsione e usura, avrebbe indotto in errore la prefettura di Trapani e il commissario straordinario di governo, riuscendo così ad accedere al “fondo di solidarietà”. Incassando quasi 200 mila euro.

E con una parte di questa somma (158 mila euro) ha comprato un’abitazione a Montepulciano (Siena), poi sequestrata dalla magistratura e nella quale, l’8 giugno 2015, fu posto, per un certo periodo, agli arresti domiciliari.

In luglio, poi, accogliendo l’istanza dell’allora avvocato difensore Francesco Messina, Correra fu rimesso in libertà, per “impossibilità di reiterare i reati di bancarotta e truffa allo Stato”, dal Tribunale del Riesame, secondo il quale però “sussistono i gravi indizi di colpevolezza”. La bancarotta, invece, è stata contestata per il fallimento della Kemical Green, azienda di cui Correra era amministratore e che a suo dire avrebbe subìto gravi perdite, perché costretto a vendere prodotti sottoprezzo, nel periodo in cui sarebbe stato “vittima di usura”. Le persone accusate di usura dal Correra, però, sono state poi assolte (Bellitteri e Sieri). L’inchiesta è stata svolta della sezione di pg della Guardia di finanza della Procura. A difendere l’agente di commercio, già condannato definitivamente per una serie di truffe in danno di aziende di fertilizzanti agricoli, e in appello per ricettazione di assegni rubati (quelli dati a Bellitteri e Sieri), adesso è difeso dagli avvocati Antonino Carmicio e Antonio Ciotola.