Leo Palazzolo e Francesco Colonna, siete una coppia regolarmente sposata e genitori di due gemellini di un anno e mezzo. Il Comune di Trapani ha bocciato la vostra richiesta di iscrizione della doppia genitorialità. In verità dovrebbe interessare tutti non se si tratti di due mamme o di due papà ma dovrebbe interessare il benessere dei bambini. E’ passata in secondo piano la loro tutela?
Quando si trattano degli argomenti è facile farlo non centrando gli argomenti, lasciamo perdere l’aspetto morale ma andiamo al nocciolo della questione. Noi abbiamo chiesto il riconoscimento della doppia genitorialità per un problema di diritti e di doveri. Andiamo alla pratica: i bambini hanno già una famiglia composta da due genitori, da quattro nonni, da diversi cugini e zii, quando siamo fuori dall’Italia la nostra famiglia è completa giuridicamente, appena rientriamo in Italia non siamo più famiglia da un punto di vista giuridico. I bambini diventano orfani di metà di zii e metà cugini e relativi nonni. Nella praticità delle cose se il papà che ha l’intestazione dei bambini verrebbe a mancare l’indomani mattina i bambini sarebbero adottabili nonostante la presenza di un altro genitore. Se il papà, che in questo momento risulta ragazzo padre, per sfizio decidesse di andare via i bambini non avrebbero più continuità affettiva.
Per non parlare di tutte le cose burocratiche come la scuola, il medico….
C’è di più, non vengono riconosciuti nemmeno i doveri del secondo genitore. Se una coppia omosessuale si lascia il papà che non risulta annotato non avrà l’obbligo del mantenimento ai bambini.
Il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida dice di attenersi alla legge mentre altri sindaci come la Appendino o De Magistris hanno deciso di colmare il vuoto normativo che il governo nazionale non ha colmato.
Il sindaco Tranchida si è mosso dentro la legge e quello che dice è reale, c’è però un vuoto normativo dentro il quale ci si può muovere in maniera restrittiva o estensiva. Il Comune di Trapani ha deciso di seguire le norme restrittive, lo diciamo evitando polemiche.
C’è un dato politico però: Tranchida è stato eletto con una percentuale bulgara e si è sempre posto in polemica con Salvini e in tutela dei diritti. In questo caso si tratta proprio di colmare un vuoto normativo con un provvedimento che non nuoce nessuno e che rende felice una famiglia.
Nella nostra campagna di sensibilizzazione hanno aderito politici di qualunque appartenenza, è uno schieramento trasversale perché esiste un vuoto.
Che il mondo politico si sia mobilitato ci pare un atto dovuto, è molto bello vedere come la società civile abbia deciso di aderire mettendoci la firma….
Si, 2000 mila e più. Durante il banchetto le persone si avvicinavano spontaneamente, il diritto di due bambini prevale su tutto e tutti.
Vedervi uniti con questi due bambini è meraviglioso…
Questi bambini hanno già una famiglia, hanno un certificato americano e sono nostri figli. Appena rientriamo in Italia cambia tutto. Il nostro non è un capriccio, ci siamo sposati nel 2013 e abbiamo voluto dei figli, volevamo adottare e in Italia è una cosa quasi impossibile per i single e per le coppie omosessuali. La polemica che si fa a livello nazionale sulla procreazione negli USA è strumentale, noi siamo stati in clinica e il 98% delle coppie è etero solamente il 2% è omosessuale. E’ una tecnica legale contro l’infertilità e in America così come in Canada è una tecnica gratuita, non si tratta di nessun utero in affitto. In Italia ci sono circa 100 mila bambini di coppie omosessuali.
A Trapani?
Siamo l’unica coppia che chiede l’annotazione della doppia genitorialità.
Fare un cambio di residenza?
Non è possibile, ci avevamo pensato. Ci sono sindaci che si sono offerti.