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10/04/2019 06:00:00

Baldo Gucciardi: "Se la politica arriva dopo la magistratura, e la stampa è responsabile"

Baldo Gucciardi, deputato regionale del Partito Democratico, come va la politica?

 Non è un grande momento per tutta la politica in generale e ad ogni livello ma il ruolo di chi la fa è proprio quello di rimettere ordine.

 Partiamo da Mazara, il PD non presenta alcuna candidatura e molti gucciardiani sono schierati con il candidato sindaco Salvatore Quinci...

 C’è stata la posizione della segretaria Teresa Diadema che ha portato un portato un  po' di confusione. La Diadema ha sostenuto per le primarie nazionali la mozione Martina per poi schierare in campo la candidatura di Pasquale Safina ma alla fine il Pd si è tirato indietro. Probabilmente lo statuto va corretto, anzi tolgo il probabilmente, il Pd si è tirato indietro nonostante Safina abbia continuato con la candidatura e con una lista civica.

 Gucciardi, non sfugga la domanda: i suoi sono con Salvatore Quinci?

 Però dobbiamo correggere questa cosa: a me non piacciono i capi e i padroni, ci sono poi persone che condividono le mie idee. Non ho mai fondato una componente, non ho mai imposto niente a nessuno e sfido chiunque a dire il contrario. C’è chi ci tiene a  partecipare a questo momento mazarese come la dirigente Rosanna Conti che mi è stata sempre molto vicina e a questi amici è mancato il simbolo del PD.

 Ci spostiamo su Castelvetrano dove c’è candidato con la bandiera del PD Pasquale Calamia e per il consiglio comunale ci sono schierati Marco Campagna in tandem con Monica Di Bella. Andate forte lì?

 La politica in questo momento presenta delle singolarità, a Castelvetrano abbiamo voluto fortemente il simbolo. A Calamia mi legano rapporti umani e nonostante le presenze importanti come Campagna e Di Bella  a lui è stato chiesto di candidarsi sindaco. La campagna  elettorale è partita, c’è a sostenerlo Andrea Orlando.

 Lei dice che la politica sta avendo un calo su tutti i territori ma la politica non la fanno mica gli alieni.  Se c’è questo crollo è evidente che qualcosa non va nel sistema,  anche lei ha lasciato il suo ruolo per stare dietro le quinte…

 Io non mi sottraggo ma la politica dovrebbe essere attenta a tutto ciò che riguarda la politica e cioè la vita. Nel momento in cui parliamo di problematiche giudiziarie è chiaro che la politica è responsabile perché arrivare dopo la magistratura e la stampa è normale che la politica è responsabile.

 Dopo l’arresto di Paolo Ruggirello, ex deputato questore del Pd, lei potrebbe essere il leader incontrastato di questa provincia?

 Non è questo il  mio obiettivo, non lo è mai stato da quando faccio politica. Vorrei essere solo primus inter pares, quando ho scelto da solo qualcosa ho sbagliato e mi riferisco al passato remoto, ho imparato ad ascoltare.

  Il problema poi è chi la consiglia allora. Se lei ascolta c’è qualcuno che parla…

 Ci sono tanti amici e compagni che mi cercano che vogliono dire la loro su tanti argomenti che riguardano i temi economici, i ragazzi vanno via.  Abbiamo il problema dell’agricoltura e sono temi primari e non secondari, a volte ci si attarda a guardarsi le punte dei piedi. Questo modo, ad esempio, di fare congressi non mi piace.

 Di quale congresso parla, Gucciardi?

 Parlo del mio partito, parlo dei congressi dove ci sono le primarie e sono congressi nei quali viene bandita la politica. Io mi sono formato nei congressi, ero ragazzino e era sempre una conquista e si incontravano tantissime persone. Le primarie oggi non vanno più bene, sono una prova muscolare e bisogna subito intervenire per correggerle, le primarie sono un simulacro di democrazia ma la democrazia è un’altra cosa.

 I congressi sono importanti quando il politico è sul territorio, spesso i politici scompaiono l’indomani dell’elezione. E’ anche questo un modo di fare politica al di là dei congressi…

 Condivido, per me  stare sul territorio non significa passeggiare per strada, io continuo a vivere in piccoli centri e quindi il territorio per me è il momento in cui rientro da Palermo. Il problema è che la politica non è più in grado di dare risposte, non basta fare le passeggiatine attraverso le quali i cittadini vedono il deputato. La gente vuole risposte per la propria famiglia e per i figli. Il pensiero monouso delle primarie uccide la politica.

 Il PD è l’unico partito che fa ancora le primarie insieme al PSI…

 Chi non le fa è ancora peggio…

 Non può dirlo perché li abbiamo visti tutti i congressi del Pd sui territori dove l’elezione avviene per acclamazione, quella è una nomina tanto quanto gli altri partiti.

 L’elezione per acclamazione è la morte della politica.

 Lei lo sa e qualche elezione per acclamazione l’ha anche benedetta….

 Si, non mi sottraggo ma ripeto che l’elezione per acclamazione sono il fallimento della politica. Il congresso si decide per discussioni sulle linee politiche.

 Gucciardi, lo abbiamo lasciato renziano e lo ritroviamo zingarettiano. E’ così?

 No, oggi Renzi e Zingaretti hanno scelto l’unità e ad ogni livello bisogna fare un partito unito come concepito nel 2007. Il partito è stato dimenticato e violentato, oggi si ritorna ad un partito unitario mettendo insieme operaio e datore di lavoro.

 A Salemi c’è candidato Domenico Venuti, il suo pupillo…

 Venuti è uno che si è fatto da solo  in politica e ha messo coraggio. Ha raggiunto risultati importanti ma a Salemi ci sarà una battaglia dura ma sarà leale e democratica. Chi vince governerà Salemi,  un paese importante.