"Legalità e bullismo". Sono stati gli argomenti e affrontati stamani nel corso di un incontro che la Cgil e il Silp Cgil di Trapani con i giovani dell'Istituto superiore Rosina Salvo di Trapani.
Per costruire il futuro sui pilastri della legalità e della sicurezza e per dire stop al bullismo al cyberbullismo la Cgil e il Silp Cgil si sono, ancora una volta, rivolti agli studenti perché è proprio dalle scuole, prime agenzie sociali dopo la famiglia, a cui è indispensabile rivolgersi per creare nuove coscienze e per affermare la legalità e i principi democratici.
"Ai giovani, ovvero alla classe dirigente di domani - dice il segretario generale della Cgil di Trapani Filippo Cutrona - sono stati illustrati i principi base dei comportamenti improntati alla legalità a partire dal rispetto delle regole nella quotidianità, nelle scuole e nei luoghi di lavoro. La provincia di Trapani - prosegue - è fortemente permeata da un sistema mafioso che negli anni ha impedito la crescita culturale , economica, sociale e occupazionale. E' giusto che i giovani siano consapevoli dei forti aspetti di criticità del territorio in cui vivono perché solo attraverso la conoscenza può avvenire il cambiamento".
A prendere parte al dibattito il segretario generale del Silp Cgil di Trapani Andrea Vultaggio, il questore di Trapani Claudio Sanfilippo, il prefetto di Trapani Tommaso Ricciardi, il sostituto procuratore della Repubblica di Trapani Andrea Tarondo, il Responsabile della Psicologia Ospedaliera della ASP di Trapani, Giuseppe Giacalone, la dirigente scolastica Giuseppina Messina e il segretario generale nazionale del Silp Cgil Daniele Tissone.
La lotta alla mafia e il ruolo delle Istituzioni a supporto dell'affermazione della legalità sono stati temi discussi dal sostituto procuratore Andrea Tarondo che ai giovani ha detto di essere protagonisti insieme allo Stato in un'azione comune volta a sconfiggere l'illegalità con l'auspicio che si scardini, in tempi brevi, il sistema mafioso e si cancelli la zona grigia che negli anni ha consentito alla mafia di radicarsi.
A parlare del ruolo delle forze di polizia nella lotta al bullismo e al cyberbullismo è stato il segretario nazionale del Silp Cgil Daniele Tissone che ha ribadito l'impegno della polizia, nonostante il taglio di uomini e mezzi, nella prevenzione e nella repressione di un fenomeno in crescita.
Il fenomeno del bullismo è stato, invece, illustrato dal responsabile psicologia dell'Asp di Trapani, Giuseppe Giacalone, che alla platea di giovani ha detto che il bullismo, talvolta, viene praticato da soggetti deboli e che per sconfiggere il fenomeno è necessario che le vittime, o chi ne è a conoscenza, non si chiudano nel silenzio, ma denuncino l'accaduto.
Ai giovani, che nel corso del dibattito hanno preso parte con interventi e domande, la Cgil ha parlato anche di lavoro.
"Oltre ai proclami - ha concluso il segretario Filippo Cutrona - è necessario che la classe politica punti davvero allo sviluppo e alla crescita creando opportunità di lavoro attraverso investimenti perché il lavoro è l'unica opportunità per togliere linfa vitale alla mafia".