Oggi, martedì 23 aprile, Evelina Santangelo sarà a Mazara del Vallo per la presentazione del suo nuovo romanzo Da un altro mondo (Einaudi, 2018) alla Sala San Carlo del Seminario Vescovile, alle 18.30, con il giornalista Giacomo Di Girolamo.
L'incontro è stato realizzato dalla sinergia e dall'interesse dell'associazione 38° Parallelo – Tra libri e cantine, della testata giornalistica TP24 e di Treccani Cultura. L'iniziativa si avvale del patrocinio del Consorzio Trapanese per la Legalità e lo Sviluppo e della collaborazione della libreria Lettera 22 dove è stato organizzato un firmacopie del libro alle 17.30.
Il romanzo della Santangelo inizia il 10 settembre 2020, l'autrice slitta gli eventi che narra in un futuro molto prossimo e in un giorno di vigilia che è entrato nelle nostre coscienze come il tempo che precede la catastrofe per antonomasia, l'11 settembre. Perché questo romanzo che intreccia tre storie - quella del viandante Khaled, della madre Karolina e delle apparizioni fantasmatiche di alcuni bambini - si misura con la catastrofe imminente che sta maturando, aspettando di esplodere nel nostro Paese, in questi mesi di odio verso l'altro, che sia uno straniero o un avversario politico sembra non contare più.
Poteva immaginare Khaled, sfuggito da un passato di guerra in Medio Oriente con addosso il destino di arrivare in Sicilia per portare a termine la sua missione di vita, poteva immaginare che in questo civilissimo paese che noi abitiamo, l'Italia, la pietà sia stata bandita per legge? Poteva Karolina, di punto in bianco, pensare che un ragazzo tranquillo come suo figlio potesse assimilare così tanto rancore così tanta rabbia da trasformarsi in un incosciente militante neonazista?
Questo libro sperimenta la reversibilità del tempo. L'abitudine ci spinge a pensare che ogni storia, come ogni vita, dipenda da un rapporto di causa-effetto: ad esempio, il fattore A (la fame del lupo) è la conseguenza di B (l'uccisione dell'agnello). In questo libro, Da un altro mondo, non funziona così. Perché tutto quello che accade nel romanzo non vuole influenzare quello che verrà dopo, nel corso delle pagine, ma piuttosto quello che avviene oggi - martedì 23 aprile 2019 - nelle nostra nostra realtà di lettori e lettrici, di uomini e donne che abitano il presente. Convinzione dell'autrice è che la lettura abbia una forza pervasiva sulla realtà, che sia in grado di cambiarla. Instillando, negli occhi che passano di parola in parola, una sensibilità nuova. Ricordandoci la smarrita dimensione umana da cui proveniamo.
C'è stato chi ha detto che quando scoppia un incendio un intellettuale deve limitarsi a chiamare i vigili del fuoco. E chi ha sostenuto che, se non si riesce a convincere un politico ad accogliere pochi disperati naufraghi, non bisogna indignarsi troppo, basta lavorare sui libri di testo dei nipoti di quel politico perché in futuro questi abbiano una mentalità diversa dal nonno. Evelina Santangelo sconfessa tutte queste giustificazioni di comodo con il suo impegno di intellettuale, con la sua scrittura travolgente, con la certezza che la letteratura possa stravolgere la situazione in cui versiamo.
Marco Marino