Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
10/05/2019 18:32:00

Sicilia, i Cinque Stelle Aiello e Giarrusso cacciati dal corteo antimafia per Impastato

 "Qui non potete stare". Con queste parole gli onorevoli dei Cinque Stelle, Piera Aiello e Michele Giarrusso, sono stati allontanati dal corteo antimafia organizzato questa mattina a Cinisi per ricordare il sacrificio di Peppino Impastato, giornalista e intellettuale ucciso dalla mafia. "State al governo con i fascisti" ha detto il fratello di Peppino, Giovanni Impastato. Per Piera Aiello un altro smacco, dopo che la base grillina in queste ore si interroga sulla legittimità della sua candidatura, a seguito delle rivelazioni di Tp24.it (è indagata per falso, e sotto processo per aggressione....)

Quando la deputata regionale Roberta Schillaci e i parlamentari nazionali Piera Aiello e Mario Michele Giarrusso si sono presentati all'iniziativa sono stati contestati da molti presenti - come si vede nella foto di Repubblica.it - ed è intervenuto prima il presidente del centro di documentazione “Peppino Impastato”, Umberto Santino, che ha chiesto “a tutti i politici” di lasciare la commemorazione al casolare teatro dell’omicidio. Poi la scelta finale de fratello di Impastato, Giovanni, che li ha fatti allontanare dal corteo.

Al comizio Giovanni Impastato ha detto che non c'è posto per i fascisti ed i loro alleati al ricordo di Peppino. “Abbiamo il compito - ha aggiunto Giovanni Impastato - di trasmettere ai giovani, con un linguaggio nuovo, questa storia di lotta e di coraggio".

“Quelle persone – ha detto Umberto Santino – non si erano mai fatte vedere qui, dunque si erano presentate solo per fare campagna elettorale".