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21/05/2019 06:00:00

Mazara, Maricò Hopps:"In Europa per tutelare il nostro territorio e le nostre imprese"

Maricò Hopps, lei è candidata al Parlamento Europeo con la Lega. Che percorso o cosa l’ha convinta a scendere in campo?

La voglia di dimostrare che la politica è collettività e squadra messa al servizio, reale e non fittizio, di un territorio. Lavoro da sempre e la politica non mi serve come occupazione ne’ per poltronificio, e ho inteso questa mia candidatura così. Certo, è stata improvvisa e non pianificata e anche questo è dimostrazione che è stato un grande riconoscimento politico alla provincia. Tutto quello che sarà il 26 maggio sarà frutto di un lavoro di squadra e di una immensa rete di contatti che abbiamo creato.

Cosa si aspetta?

Una buona affermazione in tutto il collegio, un importante risultato nella provincia di Trapani con la personale prospettiva di rappresentare la Lega per quello che è: un partito non estremista ma che tutela il Made in Italy e le sue eccellenze. Siamo dalla parte degli imprenditori e degli agricoltori, di una marineria messa in ginocchio. Non abbiamo fatto una campagna elettorale per slogan o chiusi in una segreteria ma indicando il programma. Nessun luogo comune ma fatti.

 

Senta Marico’ Hopps, la Lega è il partito del “Prima gli italiani”e dei porti chiusi. Questa deriva non teme che le farà perdere consenso?

Mi permetto di contraddire questo attacco mediatico che la Lega sta subendo. Noi non siamo razzisti, semplicemente tuteliamo gli interessi degli italiani, non abbiamo chiuso i porti per fare morire nessuno e mai avremmo voluto, come è accaduto in passato, far diventare il mediterraneo un cimitero. Diciamo si’ ad una integrazione che sia rispettosa delle nostre radici e tradizioni. E diciamo no al business dell’immigrazione. Siamo per il rispetto della dignità umana, abbiamo subito tante strumentalizzazioni è tempo di mettere ordine.

Lei è mazarese, punta ai voti di partito o alla trasversalità?

Io punto al buonsenso, bisognerebbe avere l’orgoglio di votare una donna del territorio che può andare al Parlamento Europeo e rappresentare le istanze. D'altronde sette saranno i parlamentari europei che arriveranno da Sicilia e Sardegna e sarebbe un'opportunità sprecata l'assenza della provincia di Trapani in un partito che ne eleggerà certamente due. Senza personalismi ma con la capacità di fare grande la provincia. Ma io vado oltre, ho girato la Sicilia tutta, ho incontrato e stretto tantissime mani. La gente ha capito il progetto di Salvini e ci accorderà fiducia. Ne siamo certi.

Andiamo ai fatti e al programma. Da dove inizierà?

Dal territorio, dalle piccole e medie imprese. La nostra non è la politica dei numeri ma delle persone. La nostra Europa non è quella delle banche e della finanza ma quella della tutela di chi lavora e deve andare avanti sulle proprie gambe senza essere strozzato da trattati europei che non hanno mai, ad esempio, compreso le criticità delle quote tonno o le necessità dei nostri agricoltori.