Ninni Romano assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Trapani. Cosa succede, c’è di nuovo lo sversamento dei liquami in mare nella zona del Cavallino?
Rispondiamo con quelli che sono i fatti. La settimana scorsa sono arrivati gli esiti delle analisi da parte dell’Arpa, fatti in quella zona il 17 di marzo. Purtroppo sono arrivati con due mesi di ritardo per potere fare le azioni necessarie. Devo dire che da allora fino adesso, quel liquame che finiva in mare è stato eliminato, perché la condotta è stata riparata per cui non c’è stato nessuno sversamento. Sabato mattina visto che c’era una nuova segnalazione dell’Arpa, abbiamo impedito l’accesso alla spiaggia chiedendo immediatamente alla stessa Arpa di effettuare nuovi campionamenti per verificare se le problematiche erano state superate.
Assessore lei crede che ci sia la volontà di creare un caso attorno a questo problema?
No, non ho mai detto che ci sia la volontà di creare un caso. Magari i toni sono abbastanza accesi ma non ci nascondiamo, il problema è molto grave, non solo dal punto di vista ambientale ma anche economico. Abbiamo avuto un incontro in prefettura, con il questore, i carabinieri, la finanza e la capitaneria di Porto, in cui s’è spiegato il fatto che questi sversamenti, purtroppo, sono avvenuti nel tempo, in passato e recentemente.
Assessore Romano, quanto costerebbe rifare l’impianto di depurazione a norma?
Non bisogna rifare l’impianto a norma. Io vorrei spiegare una volta per tutte in maniera semplice e chiara quella che è la situazione. Abbiamo una stazione di sollevamento nei pressi della via Marsala, vicino al passaggio a livello. Lì arrivano i liquami di tutta Trapani e di tutta Erice. Di conseguenza cosa succede, nel momento in cui la condotta premente, che parte da lì e arriva fino all’impianto di depurazione che si trova vicino Nubia, ad una distanza di circa tre chilometri, va in tilt, perché è una condotta che ha superato i trent’anni di attività, a quel punto bisogna provvedere immediatamente al suo ripristino. Siamo nella vicinanza del parco del WWF e dobbiamo fare in modo che l’inquinamento non arrivi nella Riserva. Per cui viene interrotta l’erogazione dell’acqua e vengono fatti i lavori per rispristinarla, ma questi liquami se non andassero a finire al Cavallino Bianco, andrebbero per strada, allagherebbero la via Marsala, la via Fardella e tutta la città.
Per riparare questa rete quanto costerebbe?
Le stime fatte dagli uffici sono attorno ai 2 milioni e mezzo, tre milioni di euro. Ma il problema più grave è che questa rete di pompaggio passa per la strada che congiunge Trapani con Marsala, dove vi sono diversi esercizi commerciali, come supermercati e negozi. Nel momento in cui si dovranno fare questi lavori di sostituzione di tutta la condotta, queste strutture economiche dovranno cessare l’attività. Noi non vogliamo questo. Si stanno valutando soluzioni alternative, ci sono delle cose che gli uffici stanno analizzando e si spera nel brevissimo tempo di avere una risposta per una valutazione economica e anche di fattività che non sia invasiva per il territorio.