Bartolo Giglio responsabile della Lega in provincia di Trapani. Commentiamo il dato elettorale del suo partito. La Lega in provincia viene trainata non dai candidati ma dal leader Matteo Salvini. Altro dato è che la classe dirigente ha poco supportato la candidata della provincia di Trapani Maricò Hopps che, su Marsala è stata superata dalla Donato, però la stessa Hopps a Mazara prende più voti di Salvini.
Riguardo alla Hopps entra la territorialità della candidata mazarese. Per quanto riguarda il fatto che la classe dirigente di questo partito in un anno di lavoro non ha portato valore aggiunto io non sono d’accordo, nel senso che noi siamo stati chiamati dal partito a presidiare la qualità della classe dirigente e dell’elettorato e di coloro i quali si sono avvicinati al nostro partito. Resta il fatto che quando si tratta di un appuntamento nazionale, la lettura dell’elettore è la bontà delle politiche operate dal nostro leader e tutto diventa secondario in quel caso. Noi facciamo il 21% e il dato è in linea con quello che è il dato regionale, abbiamo avuto i complimenti dalla nostra direzione regionale, perché siamo un tassello quello della provincia di Trapani congruo rispetto a tutto il resto dell’isola. Esultiamo per questo risultato che è del nostro leader, del nostro partito e di tutti noi. Non siamo stati chiamati un anno fa a fare adepti a qualunque costo per raccattare voti, noi siamo stati chiamati a fare qualità.
Bartolo Giglio, va bene la qualità ma occorrono i numeri per governare.
Nel nostro caso i numeri sono dati dalla leadership nazionale e noi nel caso di Mazara li abbiamo tradotti in una chiave locale, siamo impegnati nel primo anno di percorso e ricordiamo che siamo attrattivi rispetto a determinati ambienti politici ma anche lì torneremo ad essere selettivi, perché, ancor prima che i numeri ci interessa la qualità.
Giglio come mai, in qualità di responsabile provinciale insieme a Bertini, non avete organizzato delle manifestazioni pubbliche a sostegno dei vostri candidati?
C’è stato il problema della disponibilità dei candidati, nel senso che hanno avuto l’esigenza di essere presenti in altre parti della Sicilia. In certi casi hanno ritenuto, bontà loro, il lavoro e l’affidabilità del nostro lavoro sul territorio come sufficiente e quindi è una cosa che è mancata. Noi abbiamo ripiegato su degli incontri informali fatti in orari improbabili, di mattina o nei primi pomeriggi perché i candidati ci chiedevano di poter essere in bacini elettorali più grandi in altre parti della Sicilia.
Bartolo Giglio, quanto i Cinque Stelle sono stati un grande volano per l’avanzata della Lega?
Io più che di volano per noi, vedo un partito, il nostro, che ha saputo diversificarsi quando lo doveva fare, abbiano convenuto per operazioni di Governo da fare assieme con i Cinque Stelle a livello nazionale, ci diversifichiamo in molte situazioni a livello locale, credo che possa essere un percorso che possa continuare a livello nazionale e auspichiamo che loro muovano verso una convinzione della politica più duttile e meno ferma sul fatto che loro, qui hanno quella quota di voti in più tale da poter fare da soli, perché la politica non si fa mai da soli.
Giglio nella sua città, Salemi, il M5S è il primo partito con 34,8% e 1308 voti, la Lega è seconda con 19,1% e appena 720 voti. Come mai non riesce a penetrare nel suo territorio.
Non è appena assolutamente. La Lega è il secondo partito a Salemi e il 19% è appena due percentuali rispetto all’andamento provinciale.