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01/06/2019 07:47:00

Mazara, maggioranza pigliatutto nella prima riunione del Consiglio comunale

 Non è trascorsa solo all’insegna del ‘volemose tutti bene’, di abbracci e baci, strette di mano, sorrisi e foto a iosa, la prima seduta del neo Consiglio comunale – eletto qualche settimana fa ed insediatosi venerdì mattina. In un’Aula consiliare gremita di parenti, amici e curiosi qualche dato politico interessante è emerso fin da questa prima riunione.

PUGNO DI MOSCHE PER IL PRIMO PARTITO – Nonostante i soliti buoni propositi di collaborazione fattiva, nel rispetto dei ruoli tra maggioranza e opposizioni, sciorinati da quasi tutti i neo eletti – che, dopo la fine della prima Assise, durano quanto il volo di una falena sulle fiamme – il vento soffia in un’altra direzione. La disponibilità espressa dai 5Stelle, e rivolta all’Aula, per far ricoprire il ruolo di presidente del Consiglio comunale ad Antonella Coronetta, infatti, riceve un bel 2 di picche. Solo tre i voti ottenuti sui 24 totali dalla neo eletta e più votata (371 preferenze) tra i penta stellati. E per la forza politica che ha ottenuto il maggior numero di consensi, con 3.595 voti di lista ed il 13,45%, non è proprio un abbraccio politico pacifico.

MAGGIORANZA PIGLIA TUTTO – Alla presidenza dell’Assise cittadina va, ancora una volta, la terza, l’asso pigliatutto dei consensi in Città, e cioè Vito Gancitano (Osservatorio politico). Mister 803 voti, ex sodale del non più ricandidabile sindaco uscente Cristaldi, ha ottenuto una sorta di plebiscito consiliare raccogliendo 21 preferenze su 24.

OPPOSIZIONI AL PALO – Una piccola farsa c’è stata al momento della scelta della vicepresidenza – carica del tutto priva di significato politico dato che, non decide nemmeno il colore della carta igienica nei bagni consiliari – che ha pure provocato una non breve sospensione dei lavori consiliari. Parte delle opposizioni, infatti, aveva suggerito all’Assise, nel clima di festa, di appoggiare per l’elezione della seconda carica consiliare, un membro non della maggioranza. Ed in particolare il secondo consigliere per voti ottenuti, Pietro Marino (751 preferenze, Futuristi). Ma, anche qui, il ‘volemose bene’ istituzionale è andato subito a ‘pizza e fichi’: è stato eletto Gioacchino Emmola (652 voti, Siamo Mazara) con 15 voti a favore e 9 bianche, dando vita così ad un piccolo primo sgambetto politico: alle opposizioni nemmeno le briciole.

LE STOCCATE – Durante gli interventi in Aula di quasi tutti i neo eletti – in verità alcuni dei quali troppo lunghi e fuori tema rispetto all’ordine del giorno – mancava solo il ‘peace and love’ a suggellare l’aria che tirava. Non è mancata tuttavia qualche piccola frecciatina. Giorgio Randazzo, in particolare (in un intervento fiume, incomprensibilmente non placato dall’ufficio di presidenza) nel raccontare la campagna elettorale della sua ‘Lega per Salvini’ ha voluto ricordare il risultato elettorale malgrado “gli interventi ecclesiali”. E quì la stoccata contro il vescovo mazarese Domenico Mogavero, è apparsa in modo evidente. Il secondo colpo di spada l’ha tirato il primo cittadino nel corso del suo intervento in Aula post giuramento.

I TEMI CALDI DEL PRIMO CITTADINO – A circa metà del suo intervento, Salvatore Quinci ricorda in relazione ai lavori già intrapresi dalla sua amministrazione, che: “Abbiamo già iniziato incontri: tavoli tecnici per risolvere problemi e progetti di sviluppo; progetti europei – ha continuato Quinci – anche con altri comuni dopo una stagione di stupido e dannoso isolamento dell’ultimo periodo. Il periodo è ovviamente quello legato alle due sindacature di Nicola Cristaldi. Prima di questa critica, tutt’altro che velata, il neo primo cittadino ha snocciolato tutta una serie di criticità trovate subito dopo il suo insediamento e per le quali il governo della nave Città di Mazara sarà tutt’altro che semplice. “Mi sono insediato il 14 maggio – ha continuato il sindaco – ho già 16 giorni di lavoro alle spalle, e c’è una situazione debitoria seria; ci sono difficoltà evidenti nella riscossione dei tributi cittadini che inficiano la tenuta dei conti; il bilancio 2019 rappresenta un blocco vero ad ogni iniziativa di sviluppo vero per la città. L’emergenza rifiuti evidenzia problemi nella gestione dell’intero sistema, ci sono problemi con la Regione, contratti non equi tra le parti; la macchina amministrativa ferma e ingessata va stimolata” per dare risposte concrete alla città. “Non c’è solo il problema del risanamento finanziario; investire è necessario, anche se con poca disponibilità economica, inizieremo iniziative culturali e di richiamo per la città. Per far tutto questo, ha ricordato il neo primo cittadino, ci sarà bisogno di “Grandissima collaborazione con tutte le istituzioni presenti sul territorio attivando incontri, confronti e condivisioni di scelte”.

PORTO CANALE E TONNARELLA – “La vera priorità per Mazara – ha sottolineato Quinci – è l’escavazione ed il dragaggio del porto canale; il ripascimento della spiaggia di Tonnarella. Ho già incontrato informalmente il direttore dell’assessorato regionale al territorio e ambiente, e altri formali ne seguiranno, fin quando il fiume Mazzaro non tornerà al suo antico splendore.

TRASPARENZA E DISPERAZIONE – “Soprattutto realizzeremo un’amministrazione trasparente, con un ciclo di conferenze stampa periodiche, sui progetti che realizzeremo e che proveremo a mettere in campo. La congiuntura economica è difficile: non avete idea – ha ricordato il sindaco – di quanti cittadini disperati sono già venuti alla casa comunale per incontrare il sindaco. Per tutti abbiamo avuto una parola di speranza e conforto ma dobbiamo lavorare per dare risposte concrete. Dobbiamo fare rete con i Comuni limitrofi ma nonostante i problemi, che non ci mancano, daremo nuovo lustro alla città, manifestazioni in tutti i quartieri. Competenza impegno e passione –ha concluso Quinci – ma la più importante è proprio l’ultima”.

 

Alessandro Accardo Palumbo

www.facebook.com/AlessandroAccardoPalumbo

         Twitter: @AleAccardoP