Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
12/06/2019 06:00:00

Il caso delle alghe sulle spiagge. A Marsala l'estate comincia male

 Non è cominciata nel migliore dei modi la stagione estiva per chi frequenta le spiagge di Marsala.


Turisti e marsalesi che lo scorso fine settimana, con il primo vero caldo estivo, hanno invaso le spiagge hanno trovato una brutta sorpresa: la costa ancora piena di alghe, della preziosa posidonia che tiene pulito il nostro mare, ma fastidiosa per i bagnanti. Nessuna pulizia, nessun intervento del Comune. Cosa che ha fatto arrabbiare marsalesi, turisti, e gestori dei lidi.

La Posidonia oceanica è un elemento naturale chiave per la conservazione degli ecosistemi del Mar Mediterraneo, ma sappiamo pure che per poter consentire alle spiagge di essere sfruttate dai bagnanti, può essere spostata per poi a fine stagione riportata nel luogo dove è stata prelevata.
Questa operazione però, da quanto è possibile vedere nelle foto raccolte in questi giorni, non è stata fatta da nessuno, con il risultato che le spiagge utilizzabili sono sempre meno.


Nei giorni scorsi abbiamo raccolto le testimonianze dal Delfino Beach Hotel, che ha anche un lido.
Circa 300 persone in totale in questo momento alloggiano lì, 147 arrivano da Lecco grazie ad un tour operator campano. E sono proprio loro che lamentano la sporcizia della battigia e l’impossibilità di arrivare in acqua senza finire tra le alghe, tanto che gli stessi preferiscono starsene in piscina oppure organizzarsi le escursioni a San Vito Lo Capo. Il problema, ci dice il gestore del lido, è che “noi, anche volendo non possiamo intervenire sulla battigia. Possiamo, con i nostri mezzi, pulire soltanto la nostra parte di concessione demaniale”. La fascia di 5 metri della battigia, dove c'è la posidonia spiaggiata, non può essere pulita dai lidi, è invece obbligato a farlo il Comune. Ma i mezzi qui, ancora, non si sono visti. I gestori dei lidi parlano di ingenti danni per questi primi giorni d'estate, con le persone che hanno disdetto gli ombrelloni prenotati, che una volta arrivati in spiaggia, vista la situazione, sono tornati indietro verso mete più sistemate.

 


Un problema che riguarda il versante Sud di Marsala, quello più frequentato per le spiagge e quello più soggetto all'invasione della posidonia che, ricordiamo, è un'alga protetta e molto preziosa.


Quest'anno c'è qualcosa di diverso, rispetto al passato, nella pulizia delle spiagge a Marsala.


E' infatti Energetikambiente, la società incaricata della raccolta rifiuti, ad occuparsi anche della pulizia delle spiagge. In passato invece il Comune, a cadenza biennale, aggiudicava a ditte specializzate la pulizia della costa. I mezzi di Energetilambiente (che in realtà sarebbero noleggiati perchè ne sarebbe sprovvista) si sono mossi sul versante Nord, dalle parti di San Teodoro, come hanno mostrato sulla pagina Facebook del Comune.

 

 

 Dal Comune fanno sapere che le operazioni di pulizia stanno avvenendo "celermente" nella zona nord. Cosa diversa a sud, dove i banchi di posidonia non possono essere rimossi. “Da un attento studio del problema e sulla base delle circolari vigenti – precisano il Sindaco Alberto Di Girolamo ed il suo vice Agostino Licari – non è affatto possibile rimuovere i banchi di alghe che costituiscono difesa naturale contro l’erosione della costa. Oltrettutto togliere i banchi potrebbe causare danni irreparabili alle strutture che insistono vicino al mare”.

 
La circolare dell’Arta - prot. 3572/2009 - che disciplina la materia recita: “Si evidenzia che gli accumuli di biomasse spiaggiate, le banquettes, costituiti da foglie e rizomi di fanerogame marine quali posidonia, zostera e da macroalghe marine, svolgono un’importante azione protettiva nei meccanismi di erosione dei litorali sabbiosi e assumono una funzione fondamentale nell’ecologia dell’ambiente costiero, sviluppando e sostenendo meccanismi di colonizzazione della vegetazione pioniera delle spiagge e di quella dunale, costituendo una riserva di nutrienti per le biocenosi dell’intera fascia costiera (emersa e sommersa), per cui sono da considerare ecosistemi di particolare importanza e complessità, quindi strategici in termini di biodiversità. Pertanto la rimozione definitiva delle biomasse vegetali spiaggiate in banchi causerebbe un danneggiamento fisico della spiaggia e della vegetazione dunale, esponendo la linea di costa a rischio di erosione e desertificazione, che a sua volta a lungo termine provocherebbe una modificazione del profilo naturale della spiaggia, consistente in un arretramento della linea di costa e una sua maggiore inclinazione”.

Quindi non verranno tolte le alghe sulle spiagge della zona Sud. Però qualcuno, non certo l'Energetikambiente per conto del Comune, ha cominciato a togliere cumuli di posidonia nella zona vicina al Fortino e l'ha trasportata nella Colmata di Casabianca. Sono interventi privati che nulla c'entrano con quelli del Comune.

Una parte della Colmata, quella terminale che si avvicina alla foce del Sossio, era stata destinata anni fa come luogo di stoccaggio della posidonia spiaggiata. Il Comune era autorizzato a depositare provvisoriamente lì la posidonia spiaggiata, poi una volta finita la stagione doveva ripristinare l'area. Così lo scorso anno non è stato fatto. Infatti alla Colmata è presente un tappeto di alghe secche, depositate lo scorso anno, e dei cumuli di posidonia ancora “fresca” visibili a tutti coloro che passano dalla provinciale che porta ai lidi. Non proprio un bello spettacolo.