"Due colpi di mazzuolo gli avrei dato. Due colpi di legno". A parlare è il boss Benedetto Gabriele Militello, uno degli arrestati nell'operazione antimafia "New connection" che ha scoperto i nuovi rapporti tra la mafia siciliana e quella americana.
I colpi di "mazzuolo", Militello, li avrebbe voluti dare al giornalista di Repubblica Salvo Palazzolo. Emerge questa pesante minaccia tra le conversazioni intercettate dalla Squadra Mobile di Palermo e inserite nell'ordinanza dell'operazione antimafia. Il giornalista di Repubblica pochi giorni dopo l'operazione antimafia che aveva bloccato sul nascere il progetto di riorganizzazione della commissione provinciale di cosa nostra a Palermo era andato nel negozio del boss Francesco Inzerillo, con telecamera, per chiedergli del perché dei suoi incontri con l'anziano della Cupola Settimo Mineo, come emergeva dalle carte dell'operazione "Cupola 2.0".
"Non per cosa... però certo due colpi di mazzuolo gli avrei dato! Due colpi di legno glieli avrei dato! Tanto che mi può fare? Che ci possono fare? Due colpi di legno! Ma per l'azione! Non è perché siete venuti, avete fatto... ma tu casomai... e scrive per la Repubblica" - diceva il boss Benedetto Gabriele Militello.
In quella conversazione del 6 dicembre, Militello parla con Tommaso Inzerillo e chiese indirizzi. I due commentavano il video uscito su Repubblica.it. in cui Francesco Inzerillo, fratello di Salvatore, il capomafia ucciso nel 1981, aveva negato di conoscere il boss Mineo, di fatto mentendo.
La redazione di Tp24 esprime solidarietà e vicinanza al collega Salvo Palazzolo per le minacce ricevute e lo incoraggia a continuare il lavoro di approfondimento e di inchiesta sulla criminalità organizzata con dedizione e attenzione, come ha sempre fatto.