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09/08/2019 15:40:00

D'Alì e l'obbligo di dimora, la difesa: "Non abbiamo avuto notificato nulla"

E' mistero sull'obbiligo di dimora scaturito per l'ex senatore di Trapani, Antonio D'Alì, al termine del processo davanti al Tribunale, sezione per le misure di prevenzione. Il legale di D'Alì, Arianna Rallo, dice che ancora il provvedimento non è stato notificato nè a lui nè al suo assistito. Insomma, il grave provvedimento, che obbliga D'Alì a non lasciare Trapani per tre anni per la sua "pericolosità sociale", è stato appreso dalla stampa. 

  "Purtroppo, con grave disappunto, constato che una decisione giudiziaria di tale delicatezza viene offerta in pasto ai giornalisti prima ancora di essere conosciuta dal diretto interessato, non essendo ad oggi stato notificato né a lui, né tantomeno a me, suo difensore, il provvedimento del quale mi chiedete un commento. Conseguentemente, ancora una volta, viene ad essere minata la credibilità e serietà di chi ha la disponibilità di detto decreto e, al contempo, leso inesorabilmente il rispetto del cittadino, proposto o indagato che sia! Ad ogni buon conto - dichiara l'avvocato Rallo -, mi lascia certamente sgomenta e perplessa la decisione di accoglimento della proposta avanzata dalla Procura nei confronti del Sen. D'Alì, per il semplice fatto che una lettura attenta e completa di tutte le prove documentali e testimoniali di persone altamente qualificate, offerte al Tribunale a fronte di illazioni e congetture di pentiti sedicenti, già delinquenti che continuano a delinquere, avrebbe dovuto indurli ad una diversa valutazione. L'assoluta estraneità del Sen. D'Alì dai fatti contestatigli sarà fatta valere con il ricorso in appello."