Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
27/08/2019 06:00:00

Marsala, al via la quarta edizione della Summer School

 Vengono da tutta Italia i corsisti della Summer School di Marsala organizzata dall’Università degli Studi di Palermo, che ieri ha inaugurato la sua quarta edizione al Museo Baglio Anselmi. Quest’anno, dal 26 agosto al 1° settembre, venticinque ragazzi, assieme a docenti di fama internazionale, si misureranno con un interrogativo imprescindibile, una domanda che segna la coscienza del presente in cui viviamo: in che modo questo mare su cui la Sicilia si affaccia, il Mediterraneo, è ancora oggi “Mare Nostrum”? All’epoca dell’impero romano il Mediterraneo era un mare di incontri, di scambi, di influenze. Nella cronaca degli ultimi mesi, invece, è stato ritratto come luogo dell’esodo, confine militaresco e infine cimitero marino.

“Il Mediterraneo è luogo di contaminazioni ma anche di scontri e di conflitti. E dobbiamo comprendere se è un luogo di integrazione oppure di divisione. Ecco perché il sottotitolo del corso è Geopolitica del Mediterraneo declinato con altre tre parole chiave che sono Riconoscimento, Giustizia e Schiavitù contemporanea”, dice Giorgio Scichilone, direttore scientifico della Summer School.

 

Alla giornata d'inaugurazione ha partecipato in videoconferenza il direttore generale della Treccani, Massimo Bray, con un profondo intervento sul valore dell’impegno etico all’interno di una società come la nostra che sembra avere smarrito il senso di comunità e di dialogo.

A seguire Bray, ha preso la parola una delle voci più importanti di tutte le edizioni del progetto, il professore Francesco Benigno, che insegna storia moderna alla Scuola Normale di Pisa. Benigno ha voluto sottolineare l’importanza dell’argomento affrontato sostenendo che “il Mediterraneo è un piccolo luogo su scala globale, ma nel quale ritroviamo tutti i problemi del tempo contemporaneo. Quindi è come se fosse un’area in cui possiamo studiare, capire i problemi del nostro tempo”.

Oltre agli eventi rivolti esclusivamente ai corsisti, la Summer School si apre alla cittadinanza con presentazioni di libri e tavole rotonde. Mercoledì 28, alle 18 al Complesso Monumentale San Pietro, ci sarà il Procuratore Giuseppe Pignatone che parlerà del suo nuovo libro "Modelli Criminali" (Laterza, 2019); e inoltre giovedì 29, alle 17 stavolta al Convento del Carmine, si discuterà del volume "Abbecedario delle migrazioni" (Giappichelli, 2018).