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10/09/2019 02:00:00

In Sicilia è emergenza sfratti. Il record spetta a Palermo

Il record negativo spetta alla provincia di Palermo, dove gli sfratti sono stati l'anno scorso ben 1.510. Punta dell'iceberg di un fenomeno che in Sicilia continua ad avere numeri da emergenza sociale.

Sono stati 2.275 gli sfratti portati a termine nel corso del 2018. Mentre molte di più, ben 7.233, sono state le richieste di sfratto forzato avanzate nello stesso periodo. Sono numeri, elaborati dal Sunia su dati ufficiali del ministero dell'Interno, che provocano un appello del sindacato degli inquilini per mettere in campo politiche abitative che permettano di superare la crisi in cui sono piombate migliaia di famiglia e per realizzare più case popolari in modo da abbassare i costi passando dagli affitti versati ai privati ai canoni verso gli Iacp.

«Nella nostra Regione gli sfratti non rappresentano più un'emergenza - è l'analisi di Giusy Milazzo, segretario del Sunia - ma costituiscono un dato strutturale, epifenomeno di un profondo disagio abitativo che resta senza risposte».

In realtà i dati mostrerebbero perfino una leggera inversione di tendenza. Rispetto al 2017 infatti gli sfratti nell'Isola sono stati circa 1.200 in meno. Ma, rileva il sindacato, resta piuttosto stabile il dato delle procedure esecutive avviate (anche se non tutte ovviamente portate a termine). Ed è questo il termometro della crisi delle famiglie: «Nonostante una lieve flessione rispetto ai dati del 2017, che comunque riteniamo sia dovuta in parte a imprecisione nella rilevazione - osserva la Milazzo-, i dati descrivono un contesto regionale in cui migliaia di donne e uomini hanno subito e subiscono l'umiliazione di uno sfratto spesso per aver perso il lavoro o per avere redditi da lavoro insufficienti a sostenere i costi di un alloggio».

Questo è alla base del fatto che la Sicilia resta la decima regione italiana per sfratti eseguiti. Il record negativo appartiene in questo caso alla Lombardia (8.752), al Piemonte (5.610) e all'Emilia (4.175) mentre alle spalle di questo non invidiabile podio altre 7 regioni restano comprese fra i 3.848 fratti eseguiti in Toscana e i 2.275 in Sicilia. Poi ci sono regioni in cui gli sfratti sono appena poche decine.

 

da Gds

«Quelli della Sicilia sono numeri importanti - aggiunge la Milazzo - che descrivono un contesto regionale in sofferenza, una povertà diffusa e la mancanza di strumenti adeguati a sostenere le famiglie non più in grado di reggere i costi di un'abitazione sul mercato privato». Il dato di maggiore rilievo è infatti quello che in dica gli sfratti per morosità, che nell'Isola sono più della metà.

Per questo riguarda la Sicilia nel dettaglio, dietro la provincia di Palermo ci sono quelle di Messina e Trapani dove gli sfratti sono stati rispettivamente 314 e 264. A seguire ci sono poi i 236 sfratti di Siracusa, i 184 di Ragusa, i 76 di Agrigento, i 68 di Caltanissetta, i 36 di Catania e i 27 di Enna.

La Regione sta per mettere in campo una serie di finanziamenti per cercare di aumentare l'offerta di case popolari mentre (come leggete accanto) si sono rivelate fallimentari le politiche incentrate sui contributi per abbattere il costo degli affitti.

Resta sul tappeto anche la difficoltà di coordinare le strategie nazionali con quelle locali che spesso risentono di realtà e procedure amministrative molto diverse.

Per tutti questi motivi il Sunia vede nero all'orizzonte: «Da un canto ci sono affitti troppo alti soprattutto nelle grandi città, dall'altro nessun finanziamento da parte della Regione per il fondo per il sostegno agli affitti. In più abbiamo registrato lo scarso ricorso ai fondi per la morosità incolpevole: dei 4 milioni che erano disponibili ne sono stati spesi meno del 10%. Infine, a nostro avviso è troppo basso il dato dell'incremento dell'offerta di alloggi pubblici a canone sociale».