Prima l'abbandono per il casolare dove Peppino Impastato fu ucciso. Ora a 41 anni dall'omicidio è, invece, scattata una corsa fra istituzioni a chi per primo farà proprio il casolare in cui l'attivista antimafia di Cinisi fu ucciso.
L'immobile è da tempo in abbandono malgrado la famiglia abbia chiesto più voltre di sistemarlo per farne un museo. Adesso c'è la contesa tra il Comune di Cinisi e la Città Metropolitana di Palermo da un lato e dall'altro la Regione.
Il sindaco di Cinisi e Leoluca Orlando dell'Anci, hanno chiesto al presidente della Regione, Nello Musumeci, di bloccare le procedure già intraprese per espropriare il casolare e realizzarvi un museo multimediale su Impastato e sulla lotta alla mafia. «Con sorpresa apprendiamo dalla stampa della decisione della Regione di stanziare 106 mila euro per acquisire il casolare - ha detto il sindaco di Cinisi, Giangiacomo Palazzolo -. Nostro malgrado dobbiamo ravvisare che il suddetto finanziamento, come già noto alla Regione, è successivo a un intervento della Città Metropolitana di Palermo, in partenariato con noi, avente ad oggetto sempre lo stesso casolare. La Città Metropolitana ha stanziato 490 mila euro per l'acquisizione, la riqualificazione e la realizzazione di una tensostruttura dove creare il Centro Nazionale Antimafie».