Bartolo Giglio, responsabile provinciale Lega, che è successo questa estate? E’ stata silurata Fanny Montalto? Potenza di Padre Fiorino?
Assolutamente no, Fanny Montalto è con noi e fa parte integrante del progetto. Si è pensato di affidare a Mauro Plescia, persona di peso all’interno della Lega, il commissariamento di Marsala. E’ colui che ha sottoscritto il codice etico.
Giglio, facciamo chiarezza. Questo codice etico vale solo per chi sta dentro la Lega in Sicilia e non vale per Salvini che dovrebbe spiegare la questione dei rubli della Russia e dei 49 milioni di euro?
Il codice è confezionato in Sicilia per le questioni della Sicilia, è un patrimonio di tutto il partito. Quello di cui parlate voi è solo una formula di attacco in cui si è trovato tutto il mondo contro Matteo Salvini. Quando l’attacco diventa sistematico, perché i media lo hanno portato così, si sgonfia. All’opinione pubblica non interessa questo. Siete cambiati voi, l’anno scorso eravate contro i Cinque Stelle, ora li citate come coesione. Spiegatelo alla gente cosa è cambiato.
Chi è rimasto dentro la Lega ora che Salvini non è più al governo?
E’ una cosa che vi siete inventati. Il discorso di Lo Monte è diverso, è frutto di una partecipazione politica diversa rispetto al post Candiani, è una figura che si ritrova stretta dentro la Lega perché non è protagonista perché lui stesso non vuole essere protagonista.
Voi alla Regione siete maggioranza o opposizione?
No, non ci siamo proprio.
Di chi è la colpa del buco alla Regione?
E’ una colpa condivisa che va indietro nel tempo dove ognuno ha messo il suo e pochissimi hanno cercato di creare situazioni di risalita. Musumeci dovrebbe avere il coraggio di dire che non ci sono più le condizioni per continuare e quindi dare parola all’elettorato.
Musumeci era in sintonia con Salvini…
Musumeci è un uomo di destra. Il sistema di adesso non è più destra o sinistra ma globalismo e sovranismo.
E’ partita dentro la Lega la fase dell’analisi politica del periodo che si è appena concluso?
Abbiamo avuto dei momenti di presenza comune in Sicilia, Salvini era preoccupato come tutti noi. Il disagio però c’era per una cosa che era diventata insostenibile. Si era capito che Conte batteva un percorso diverso.
Grillino?
No, i livelli sono altri ed alti. Parliamo di poteri economici. I grillini sono niente ovunque.
Però ci avete governato per diciotto mesi…
Abbiamo governato, noi però siamo partiti dal 17% e siamo arrivati al 34%.
Parliamo di Marsala, chi candidate?
Siamo partiti con una iniziativa che è quella di ripristinare i consiglieri di quartiere per definire meglio le politiche di governo. In aggiunta a questo pensiamo anche ad un fatto coesivo del centrodestra.
Se qualcuno vi chiama in coalizione e vi chiede di esserci senza simbolo, che farete?
Noi siamo un partito connotato e ci deve essere il simbolo. I partiti che hanno un simbolo e non lo portano in competizione è perché se ne vergognano, è un fatto di una gravità estrema. Io voglio perdere, se devo perdere, con il mio simbolo.
A Marsala la lista della Lega chi la farà? Lei o Vito Armato?
Io mi dedicherò alle vicende di questa città, abbiamo individuato un commissario, Plescia, che non si candiderà ma si dedicherà pure alle amministrative.