Sciolto per mafia un altro Comune in Sicilia. Si tratta di Misterbianco, in provincia di Catania. Lo ha deliberato il Consiglio dei Ministri, che ha sciolto Giunta e consiglio, e ha affidato il Comune ai piedi dell'Etna ad una commissione straordinaria. La decisione arriva dopo la relazione del Prefetto. Indignato, scioccato e incredulo il Sindaco di Misterbianco, Nino Di Guardo ex deputato regionale del Pd. Negli anni Ottanta e Novanta, Di Guardo fu sotto scorta per le sue campagne nel paese in cui a quel tempo si combatteva una cruenta guerra di mafia: ”Oggi il Consiglio dei ministri, con un’accusa infamante e inverosimile, ha sciolto il Consiglio comunale di Misterbianco - ha scritto in un comunicato - per infiltrazioni mafiose. Sono indignato. Con quest’atto incomprensibile le autorità statali umiliano e mortificano uno dei più virtuosi Comuni siciliani, esempio di legalità e buongoverno”.
“Il decreto di scioglimento del Consiglio – ha concluso Di Guardo - mi appare come un’insopportabile provocazione, uno scandalo che grida giustizia, al quale reagiremo con assoluta determinazione per tutelare il buon nome e la dignità di una comunità ferita e oltraggiata ingiustamente. Oggi è un triste giorno per Misterbianco. Paradossalmente, lo scioglimento del Consiglio di Misterbianco per infiltrazioni mafiose obbedisce alla logica del potere mafioso. Si è voluta spegnere una voce istituzionale che inflessibilmente si è levata contro la mafia e il malaffare".
Il passo decisivo per lo scioglimento è stato l’arresto del vicesindaco Carmelo Santapaola, per intestazione fittizia di beni perché coinvolto in un‘inchiesta sulle scommesse online gestite dai cugini. La procura - dopo le indagini di polizia, finanza e carabinieri - ha contestato a Carmelo Santapaola di essere titolare di fatto, assieme ai fratelli Carmelo e Vincenzo Placenti, indicati al vertice del gruppo legato a Cosa nostra, dell'Orso Bianco Caffè, locale già sequestrato il 14 novembre scorso. Il vicesindaco si è dimesso dal suo incarico, mentre il prefetto lo sospendeva dalle funzioni.