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29/09/2019 08:07:00

Sicilia, arrestato noto chef: preparava piatti a base di marijuana

 Lo chef siciliano Carmelo Chiaramonte, 50 anni, è stato arrestato — e poi rimesso in libertà in attesa del processo — perché trovato in possesso di due piante di marijuana alte due metri e mezzo, di mezzo chilo di infiorescenze di canapa indiana nonché di vino, barattoli di olive, caffè e tonno aromatizzati alla cannabis.

I fatti si sono verificati a a Trecastagni, Catania. Chiaramonte è accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ma si è difeso dicendo di considerarsi un «consulente agroalimentare della cucina mediterranea del terzo millennio» alla ricerca di nuovi gusti e aromi. Lo chef, inizialmente posto ai domiciliari, dopo la convalida dell'arresto è tornato in libertà in attesa del processo.

A intervenire, nella vicenda dell'arresto -ai domiciliari- dello chef Carmelo Chiaramonte è l'avvocato Rita Faro, suo difensore: "Intendo precisare che il mio assistito si dichiara estraneo alle accuse mosse nei suoi confronti. Lo chef ha infatti svolto in questi anni - con l'approccio sperimentale e innovativo a tutti noto e ampiamente documentato dalla rassegna stampa che copre tutta la sua carriera - importanti studi sull'origine e sulle proprietà degli alimenti, approfondendo anche le loro proprietà benefiche e terapeutiche: lo dimostra nell'ultimo anno la partecipazione a numerosi convegni nazionali e internazionali sul tema, con specifico riferimento ai regimi alimentari dei malati oncologici. Proprio in questo contesto lo chef Chiaramonte ha approfondito - in linea con un filone di ricerca internazionale non certo sconosciuto al dibattito pubblico, medico, sociale e politico - gli aspetti relativi all'effetto terapeutico della cannabis come terapia del dolore e in particolare gli aspetti legati agli effetti della sostanza tramite la somministrazione alimentare. Viene così spiegata la coltivazione della cannabis e la preparazione di alimenti con la sostanza suddetta, destinati unicamente all'utilizzo e alla sperimentazione personale ma non alla cessione a terzi".