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01/10/2019 08:25:00

Marsala, minacce alla vicina di casa: condannato anche in appello Maurizio Planeta

 “Ti stocco pezza pezza”. E’ quanto avrebbe detto, nel marzo 2015, il pregiudicato Maurizio Planeta alla giornalista Antonella Lusseri. Per quella minaccia, adesso, il pregiudicato è stato condannato anche in appello.

Il Tribunale di Marsala, infatti, ha confermato la condanna a 900 euro di multa, più spese processuali e risarcimento danni, che il giudice di pace aveva inflitto in primo grado.

Si tratta di un processo parallelo a quello che per stalking, alla fine del 2017, ha visto la condanna del Planeta ad un anno e mezzo di reclusione. Ad assistere la vittima della minaccia è stata l’avvocato Concetta Inglese.

Alcuni mesi fa, intanto, il Planeta è stato nuovamente rinviato a giudizio per stalking in danno della Lusseri. I fatti che in questo caso gli vengono contestati sarebbero avvenuti da giugno 2017 ad aprile 2018. E cioè nel corso del primo processo e successivamente alla condanna emessa il 6 dicembre 2017. A rinviare il Planeta a giudizio è stato il gup Annalisa Amato. A difendere il pregiudicato è l’avvocato Francesca Frusteri, che nella prima udienza del processo, da poco iniziato, sempre davanti al giudice monocratico Matteo Giacalone, lo stesso che ha condannato Planeta nel dicembre di due anni fa, ha tentato, senza fortuna, la strada del “ne bis in idem”. Sostenendo, cioè, che per lo stesso reato il suo assistito era già stato giudicato. Planeta deve rispondere di stalking perché, quale vicino di casa della Lusseri, una volta cessata l'efficacia della misura cautelare adottata nei suoi confronti nell'ambito del procedimento penale sfociato nella sentenza del 6 dicembre 2017, avrebbe compiuto “ulteriori atti reiterati consistiti nell'appostarsi in attesa della parte offesa, nel pedinarla e nel fissarla con aria minacciosa nonché nell'inviarle una lettera anonima dal contenuto delirante recante il disegno di una pistola con la scritta ‘ti sparo’, minacciava e molestava la Lusseri costringendola a cambiare definitivamente abitazione”.