Sul porto di Marsala le uniche certezze sono le continue polemiche tra i politici, ma di realizzazioni, di opere che riguardano il porto "pubblico" o quello "privato", ancora non se ne vedono.
Per quello privato i lavori della MYR dovevano iniziare a settembre (potete leggere qui l’articolo). A luglio il Comune ha comunicato il cronoprogramma per la realizzazione del “Marina di Marsala”, con inizio dei lavori, come detto, a settembre e conclusione prevista a Febbraio 2022. Ufficialmente, però, la classica posa della prima pietra ancora non c’è stata.
Per gli interventi sul porto pubblico, dopo che si è sbloccata la situazione alla Regione con il via libera della Giunta Musumeci al finanziamento del progetto esecutivo, si attendono i fondi che ammontano a 837mila euro e che serviranno per completare la barriera curvilinea dell'approdo e riqualificare la calata retrostante, ben poca cosa, comunque, rispetto alle esigenze di un’area portuale le cui condizioni attuali sono, purtroppo, sempre più disastrose, come abbiamo raccontato più volte su tp24 (potete leggere qui), con le banchine praticamente impercorribili e l’asfalto del tutto dissestato.
Se di lavori non se ne vedono, come dicevamo, non mancano le polemiche e i continui attacchi su ciò che ruota attorno al porto. Nelle settimane scorse abbiamo raccontato come l’ex sindaco Giulia Adamo sia tornata alla carica sul famoso progetto da lei curato quando amministrava la città e che sarebbe stato messo da parte dall’amministrazione attuale guidata da Alberto Di Girolamo.
E così ha fatto nell’ultima intervista rilasciata alla nostra redazione, al Volatore di Rmc101: “Non si capisce nell’interesse di chi e di che cosa l’amministrazione che ha un progetto ormai definitivo, dice no, non mi interessa – le parole dell’ex sindaco Adamo -. Si diceva che non c’erano soldi, non è vero, visto che ora i soldi ci sono. Se Favignana ha avuto uno stralcio esecutivo di 25 milioni di euro, il Comune di Marsala avrebbe potuto avere i suoi 49 milioni per il porto".
E direttamente sul sindaco Di Girolamo, ecco le sue parole: “Il sindaco per anni ha detto che il progetto non esisteva, fino a quando io ho presentato una relazione dettagliata all’assessore regionale Marco Falcone. A quel punto l’assessore ha scritto al sindaco e quest’ultimo ha detto di non aver mai risposto all’assessore. In realtà non è così, come ho dimostrato, trovando la lettera alla Regione. A questo punto il sindaco dice che il progetto c’è ma che è incompatibile con quello della Myr. Ammesso e non concesso che il pubblico si deve adeguare a quello privato, questo passaggio c’era già stato e si doveva portare avanti la messa in sicurezza del porto pubblico e la realizzazione di quello privato della Myr. In consiglio comunale, però, viene portato un altro progetto che li rendeva incompatibili. Con questo progetto il porto muore. Noi avremmo raggiunto un risultato da guinness dei primati con un porto che, invece, viene declassato a semplice porto turistico. Mi chiedo come mai sia successo tutto questo e perché?”.
Ed ecco la replica del sindaco all’Adamo, sempre dall’intervista al Volatore: “Io mi sono insediato nel 2015, prima mi ero incontrato con la Adamo, e si parlava di questo progetto. Lei diceva che c'era un progetto esecutivo, ma alla Regione non lo conoscevano, non ha visto nessuno quei fondi. Figuriamoci, io che cerco fondi, e non avrei sprecato un euro per fare i giardini di Porta Nuova, con 48 milioni di euro l'avrei tenuto. Nell'aprile 2016 ho firmato la convenzione tra Comune, Myr e Regione. Mi sono trovato con il progetto del porto privato che lei aveva portato avanti, noi ci siamo ritrovati qualcosa fatta dall'amministrazione precedente. Questo è quello che ho portato avanti. Questi 48 milioni non li ha visti nessuno. Quando abbiamo fatto un incontro sul porto lei non è venuta, e non ha fatto presenziare neanche i suoi assessori di riferimento. Questo era il suo modo di fare, non si poteva discutere di nulla. Continua a parlare del porto, se c'è il progetto lo faccia vedere, se ci sono i soldi li faccia vedere, alla Regione non ne sanno nulla. Inizialmente ci avevano detto dalla Regione che la messa in sicurezza, non il porto, lo progettavano loro, compatibilmente con il progetto della Myr. Poi hanno detto che non potevano più. Mi sembra che stia passando il messaggio che i soldi c'erano e io li ho fatti buttare, non sono come Giulia Adamo che spreco i soldi pubblici per fare il Palavetro costato un mare di soldi”.
A dar manforte e sostegno all’ex sindaco Giulia Adamo c’è il coordinamento marsalese di Diventerà Bellissima, che con una nota dice la sua a proposito dell’operato del sindaco rispetto alla vicenda del porto: “L’Assessorato Regionale alle Infrastrutture a fine Maggio ha richiesto al Gentilissimo Sig. Sindaco come mai l’iter del progetto “Marsala opere di messa in sicurezza…” sembrerebbe fermo dal 2016 e ha richiesto una relazione e la restituzione dello progetto stesso perché intende “verificare la possibilità di portare a compimento l’opera”!
Ad oggi non è stato restituito alcunchè! Si vuole negare definitivamente alla Città la possibilità della realizzazione di quest’opera strategica ?
Chiediamo con forza al Sindaco di restituire il progetto a suo tempo commissionato dalla Regione!
Fino ad ora il Dr. Di Girolamo ha sempre NEGATO l’esistenza del progetto : ha affermato a TR3 il 25/09/17 “ per quanto riguarda il Porto Pubblico di cui tanto se ne parla, io non ho trovato niente, i nostri uffici non hanno ricevuto nessuno la lettera del Ministero, se ci fosse sicuramente saremmo andati a Roma” e il 27/06/19 al "Volatore” di RMC dove a domanda sul progetto “pubblico” ha risposto “Nessuno lo ha mai visto”!
Ma ha dovuto rispondere alla richiesta dell’Assessorato alle Infrastrutture, e ammetterne in qualche misura l’esistenza, dichiarando poi alla stampa “…progetto?... quattro righe non possono essere un progetto…” .
E sul porto di Marsala interviene anche il commissario cittadino della Lega Mauro Plescia: “Il silenzio del sindaco Di Girolamo sul porto di Marsala non è più tollerabile, con un progetto al palo per la negligenza dell'attuale amministrazione. Il primo cittadino chiarisca pubblicamente cosa intenda fare per la concreta realizzazione di un’infrastruttura fondamentale per il territorio marsalese, e non solo, volano di sviluppo economico e socio-culturale. Il rilancio del porto, come anche la ricostituzione dei consigli di quartiere, dovranno essere priorità per la prossima amministrazione, altrimenti non ci sarà l’appoggio della Lega”.
“È inammissibile, vergognoso - dice Plescia - che a fronte di un progetto esecutivo già pronto, messo a punto sapientemente dalla precedente giunta Adamo al fine di essere finanziato dalla Regione, l’attuale amministrazione abbia poi fatto cadere tutto nel dimenticatoio, fra disinteresse ed ambiguità. È noto che il ministero dell’Ambiente ha scritto più volte al Comune per chiedere l’ultimo documento per rendere cantierabile il progetto. Da Roma scrivevano, a Marsala nessuno rispondeva. Come è possibile amministrare una città in questo modo? Inoltre, come è noto, i sostenitori della Lega durante il Consiglio comunale aperto del 17 dicembre 2018 avevano fornito i dettagli della Pec inviata dal ministero dell’Ambiente per continuare l’iter (iniziato nel 2009) della messa in sicurezza del porto”.
Le polemiche, dunque, continuano a caratterizzare la vicenda del porto di Marsala e queste, sono destinate, secondo quelle che sono le previsioni, ad aumentare, dato che si va verso i mesi cruciali che porteranno alle elezioni amministrative. La speranza è che si possano vedere al più presto le prime importanti opere e che non si debba, invece, fare di questa che è la più imporante infrastruttura pubblica cittadina, solo un grande argomento di campagna elettorale che tutti i candidati sindaco, sicuramente, inseriranno tra i punti principali del proprio programma per la città.