Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
07/10/2019 10:15:00

Marsala, disagi e polemiche per i lavori in Corso Gramsci

 A Marsala i cittadini lamentano la chiusura di un tratto di Corso Gramsci, si tratta del secondo tratto scendendo da Piazza Marconi verso la via Del Fante, in corrispondenza dell’ingresso laterale del nuovo tribunale.


I cittadini sono disperati per la circolazione strozzata, non solo in quella zona ma anche in altre arterie della città, dalla via Mazara alla via Vita, da contrada Ciancio a via Tunisi, dal lungomare zona lidi, il traffico è rallentato a causa dei cantieri aperti.
Gli automobilisti trovano maggiore difficoltà la mattina, per raggiungere in tempo le scuole ovvero gli uffici entro le 8, spesso imbottigliati in code anche di venti minuti.

Ci segnalano inoltre che l'asfalto nuovo di zecca già presenta i primi avvallamenti, e che è stata eliminata la canaletta dell'acqua solo da una parte.


Sui lavori che insistono su Corso Gramsci abbiamo rintracciato l’assessore ai Lavori Pubblici, Salvatore Accardi, che ha chiarito: “La strada è stata chiusa per la realizzazione della segnaletica orizzontale, i lavori sono quasi stati completati sabato. Verrà realizzato il senso unico di marcia e, come oramai noto, la corsia preferenziale. Credo che già domani sarà riaperto al traffico, al massimo dopodomani poichè mercoledì sarà inaugurato il tribunale”.


E proprio nella giornata di mercoledì quella zona sarà blindata e sorvegliata. Per l’inaugurazione dei nuovi locali del Tribunale sarà presente il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede.