Resta a Palermo l'indagine sulle logge a Castelvetrano. Lo ha deciso la Corte di Cassazione, che ha confermato pertanto la scarcerazione degli arrestati, nell'operazione Artemisia, perché la Procura era sbagliata, non doveva essere Trapani competente ma, appunto, Palermo. L'indagine riguarda una sorta di loggia segreta che avrebbe controllato voti e nomine a Castelvetrano e in provincia. E' competente Palermo perchè il reato più grave, che non è la corruzione, ma il peculato, è stato commesso nel capoluogo. Adesso tutti gli atti sono già a Palermo.
Ventisette gli indagati di Artemisia. Tra i coinvolti pure l'ex presidente dell'Ars Francesco Cascio, Paolo Genco, presidente dell'Anfe, associazione famiglie emigrati, che organizza corsi di formazione, l'ex sindaco di Castelvetrano Felice Errante, tre poliziotti e numerosi medici.