Chiude il centro diurno per autismo a Marsala, l'unico, tra l'altro, in città. Si tratta del centro Arcobaleno. L'Asp di Trapani ha rescisso al convenzione con il centro, probabilmente anche a causa delle indagini che riguardano Paolo Ruggirello, ex deputato regionale, oggi in carcere con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Ruggirello, infatti, era il "dominus" della cooperativa che gestisce il centro, la coop "Serenità".
I genitori del centro, da quel che apprende Tp24, si sono anche rivolti ai Carabinieri.
Secondo le indagini dell'operazione Scrigno (qui un nostro articolo) Paolo Ruggirello e la psicologa Stefania Mistretta, con cui aveva una relazione, erano i veri gestori della coop Serenità, anche se formalmente era Rosa Maria Bavetta la presidentessa. Emerge dalle carte una gestione a tutto campo, che parte principalmente dall'accreditamento dei centri di assistenza presso la Regione Siciliana e le altre istituzioni locali, come il Comune di Marsala, per ottenere ingenti fondi pubblici.
I magistrati parlano di “abuso del ruolo politico ricoperto dal RUGGIRELLO e più nello specifico l’esistenza di un interesse personale di natura economica proprio nella conduzione delle strutture socio-residenziali gestite dalla Cooperativa “Serenità””. Scrivono ancora i magistrati, citando una conversazione intercettata, “il settore di interesse della Cooperativa Serenità, fonte di sofferenze per molte persone, era definito “benedetto autismo”” da Ruggirello.
Da parte sua Rosa Maria Bavetta parla, in un messaggio a Tp24, di (citazione testuale) "cazzate" e annuncia "una guerra spietata".
L'avvocato Vito Galluffo, legale di Paolo Ruggirello, chiarisce che non ci sono connessioni tra la chiusura del centro e le indagini in corso. Inoltre, Ruggirello non aveva alcun interesse diretto nella cooperativa Serenità e si è sempre prodigato per aiutarla. Anche la frase "benedetto autismo", utilizzata da Ruggirello, secondo il suo legale va inserita in un contesto diverso, e non è detta in maniera dispregiativa.