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17/10/2019 11:35:00

Antimafia e affari, soldi presi dalle aziende sequestrate. Lipani confessa: "Sono pentito"

 “Sono pentito”. E' una lunga confessione quella di Maurizio Lipani, finito ai domiciliari nei giorni scorsi, per essersi appropriato di circa 350 mila euro da due amministrazioni giudiziarie che gli erano state affidate dal Tribunale di Trapani.


Davanti al Gip Marcella Ferrara, accompagnato dal suo legale Massimo Motisi, Lipani ha ammesso le proprie colpe e ha spiegato anche di aver compiuto operazioni di prelievo illecite anche in altre amministrazioni giudiziarie.
Lipani nel lungo interrogatorio si è detto pentito di “aver distrutto la propria vita e la propria carriera professionale”.
Ha spiegato perchè si è spinto ad appropriarsi di somme non sue. Nella sua confessione ha infatti dichiarato che vantava dei crediti per un milione di euro per procedure che aveva gestito in passato e che tardavano ad essere saldati. Tant'è, ha spiegato Lipani, che questi ritardi avrebbero reso impossibile la gestione del lavoro visto che erano necessari grossi anticipi di denaro.


Lipani è uno dei più noti amministratori giudiziari in Sicilia, ha numerosi incarichi del genere. Adesso, vista la confessione anche di altre appropriazione, gli inquirenti verificheranno anche altri ammanchi nelle amministrazioni giudiziarie gestite dal commercialista. Lipani ha detto di voler rinunciare a tutti gli incarichi, una soluzione che sarebbe stata applicata ugualmente dai tribunali dell'Isola che gli hanno affidato l'amministrazione dei beni sequestrati. Il commercialista nella sua lunga confessione ha anche detto che per via delle sue azioni era caduto in un profondo stato d'ansia ed è dovuto ricorrere all'uso di psicofarmaci. Ha spiegato anche che avrebbe restituito tutti i soldi nel momento in cui avrebbe riscosso i suoi crediti. Ma le indagini sono arrivate prima.