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21/10/2019 16:37:00

Il delitto di Nicoletta. L'intercettazione di Margareta: "Fai sparire il cadavere"

 Dalla sua cella ha sempre urlato la propria innocenza. Ma una intercettazione dove suggerisce al complice di far sparire il cadavere sembrerebbe inchiodare Margareta Buffa, accusata, in concorso con Carmelo Bonetta, dell'omicidio di Nicoletta Indelicato di 25 anni.

Intercettazione che, questa mattina, durante la prima udienza dinnanzi alla Corte d'Assise di Trapani, è stata acquisita. Dopo la richiesta di giudizio immediato da parte della Procura di Trapani, Margareta Buffa, assistita dall'avvocato Ornella Cialona, ha scelto la strada del dibattimento. Carmelo Bonetta, invece, difeso dall'avvocato Natale Pietrafitto, quella del rito abbreviato dinnanzi al Gip. E questa mattina Margareta, rumena d'origine ma adottata come la vittima da una famiglia marsalese, è comparsa dinnanzi alla Corte, presieduta da Daniela Troìa. E mentre Damiano Indelicato chiede "giustizia" per la figlia uccisa a coltellate e data poi alle fiamme, l'associazione Cotulevi si è costituita parte civile.

"Un delitto scaturito da futili motivi" ha, invece, sottolineato l'avvocato Giacomo Frazzitta che assiste i familiari di Nicoletta, con l'aggravante della crudeltà. L'omicidio venne commesso, a Marsala, lo scorso mese di marzo. Nella notte tra il 16 e il 17, Nicoletta è stata condotta, in auto, dalla sua amica Margareta in un vigneto di contrada Sant'Onofrio.

Scesa dall'abitacolo, Carmelo Bonetta che fino allora era rimasto nascosto nel portabagagli della macchina, armato di coltello si è scagliato contro la vittima designata, colpendola con dodici fendenti. Poi il corpo è stato dato alle fiamme. Dopo il delitto Margareta e Carmelo sono andati a ballare in un locale di Castelvetrano per crearsi un alibi. Bonetta, maestro di balli caraibici, subito dopo il fermo ha ricostruito la dinamica dell'omicidio, indicando anche il luogo dove era stata uccisa Nicoletta. La prossima udienza è stata fissata per il 4 novembre, con l'escussione di nove testimoni della Procura