Bartolo Giglio, responsabile provinciale della Lega, cosa risponde a Daniele Nuccio, consigliere comunale di Marsala, che ha sottolineato che l’indecisione di Alberto Di Girolamo, per una candidatura a sindaco della città di Marsala, sta portando le destre ad organizzarsi?
Dire che due forze politiche, quali Lega e Fratelli d’Italia, caratterizzano in negativo lo schieramento di centrodestra è scorretto. Nuccio dice che gli altri si dovrebbero allontanare da noi che, secondo lui, siamo razzisti e tutto il resto delle cose. Il ragionamento non sta né in cielo né in terra, le nostre forze oggi rappresentano un consenso importante.
Quale accusa le da più fastidio?
C’è un battage nella nostra provincia, e molti attacchi provengono anche dalla chiesa. Noi però non siamo né fuori dalla politica né fuori dalla chiesa. Io mi sono confrontato con il vescovo Mogavero e capisco che ha esigenza di visibilità.
Giglio, si è tenuta una riunione organizzata dalla deputata dell’Udc Eleonora Lo Curto e ha invitato anche la Lega, che è stata rappresentata dal commissario Mauro Plescia e da Patrizia Montalto, e Fratelli d’Italia. La Lo Curto vi invita a non scendere in campo per le elezioni di Marsala con il proprio simbolo e a puntare ad una coalizione ampia e civica. Avete dato picche?
E’ chiaro che è venuta meno la componente dei grillini, ci sono quindi due corpi che non sono omogenei. Lega e Fratelli d’Italia hanno una caratterizzazione altissima, non solo dal consenso. Noi vogliamo il simbolo perché vogliamo un sindaco che faccia cose di destra. Magari non tutte le forze di centrodestra si riconoscono in questo percorso.
A chi si riferisce?
Forza Italia è impegnata sul nostro fronte anche se guarda sempre al centro. Al di là di questo ci sono forze che sono espressione di aree civiche che fanno, però, riferimento ad aree di ex Udc e con cui cerchiamo un amalgama. Dobbiamo essere bravi a superare le cose e a fare sintesi. La spina dorsale da creare è di tipo politico, quindi accettiamo tutti i simboli dei parti dello schieramento.
Avendo messo il primo punto fermo c’è una base di programma?
Un secondo punto fermo è la definizione della compagine, un altro elemento importante è l’individuazione del candidato. Dobbiamo risultare convincenti nei confronti di una persona che non sta chiedendo di fare il candidato sindaco ma siamo noi che glielo chiediamo. Il candidato deve mettere sul piatto la propria storia personale e professionale.
C’è il nome?
No, ci sono delle figure di cui abbiamo discusso. Ovviamente le nostre posizioni vanno contemperate con quelle dell’intera coalizione. Presto ufficializzeremo sia le alleanze che il candidato sindaco.
In questo vostro tavolo c’è anche Diventerà Bellissima?
Si, certo. La forza politica è stata presentata a Roma a piazza San Giovanni dal presidente Nello Musumeci che ha fatto una dichiarazione di intenti verso quelle forze politiche.
Non le sembra strano che Musumeci sia venuto a Roma, chiaramente legato sia a Salvini che a Meloni, e poi qui c’è Paolo Ruggieri che partecipa ad un tavolo di moderati che guarda verso Nicola Fici candidato sindaco?
Io queste cose le ho apprese dalla stampa, ritengo che non siano iniziative di uno schieramento politico ma personali che hanno volontà di essere attori. Ci sarà un tempo in cui si dovrà uscire dall’equivoco.
La Lega cresce, a Mazara come va?
Randazzo ha confermato la sua levatura, ha competenze. E’ stato bravissimo a tirare fuori delle mancanze. Tutta l’opinione pubblica della provincia dovrebbe sdegnarsi e prendere le distanze da chi fa l’amministratore pubblico e chiede ai cittadini di pagare le tasse ed esserne morosi. E’ una cosa improponibile.
Anche a Pantelleria ci siete?
Le condizioni di insularità creano problemi, non posso essere a Pantelleria ogni giorno. Noi abbiamo recuperato una persona, il consigliere Palermo, che ha la volontà di concretizzare idee ben precise. Puntiamo allo stimolo dell