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19/11/2019 07:05:00

A Palermo le malattie si "combattono" navigando

 Il progetto “Navigare in un mare di salute” promosso dall’Associazione per le malattie rare autoinfiammatorie e reumatologiche Remare Onlus Sicilia e dalla Lega navale italiana con le sezioni della Sicilia e della Calabria è una di quelle iniziative meritorie che avrebbero dovuto ricevere più attenzione sia da parte dei cittadini che a livello politico.

Ed è proprio questo il problema principale ci dice Vincenzo Mancuso di Novartis.
“Noto poco interesse da parte del pubblico, solamente chi ha un figlio coinvolto è interessato”. E in effetti nella suggestiva cornice della Cala a Palermo le persone accorse sono veramente poche, solo più tardi si vedrà l’assessore alle culture Adham Darawsha ( il sindaco di Palermo Leoluca Orlando era assente per altri impegni precedentemente presi) il quale non manca di lodare l’iniziativa che parla non solo di malattia ma cerca anche di lanciare un messaggio bellissimo e soprattutto oggi tremendamente attuale: quello della pace.

Dice l’assessore: “Quello che ci piace dire è che il mediterraneo è un continente d’acqua che collega tutti i popoli”. Già, il Mediterraneo, un teatro di conflitti e sofferenza che sembra lontano ma che in realtà è vicinissimo a noi anche se, distratti dalle polemiche politiche inutili e dannose di questo o quel politico in cerca spasmodica di voti, facciamo finta di non accorgercene.
Collegare, unione, incontro, tutte parole che Valeria Calandra ex presidente di Sos Mediterranee Italia condivide in pieno.

Certamente la guerra è una delle cause principali che spinge le persone a fuggire dai loro paesi d’origine per cercare di arrivare in Italia ma non l’unica.
Questa signora dal modo di fare gentile e con un sorriso dolcissimo puntualizza: “ non si fugge solo per la guerra ma anche per l’opposizione politica, per le differenze sociali”.

Nel libro “1989. Del come la storia è cambiata, ma in peggio” il Professor Angelo D’orsi sottolinea come dopo la caduta del muro di Berlino tutti si aspettassero un mondo finalmente pacifico e che quelle speranze sono state puntualmente disattese.
Due guerre del Golfo, la guerra in Afghanistan, i conflitti in Libia…anche se non si scappa solo per la guerra, ed è certamente vero, Valeria si fa all’improvviso più riflessiva e dice: “Avverto la necessità di un cambiamento politico, bisogna creare un mondo pacifico per vivere meglio. Vivere in un mondo senza conflitti, ci sono cose più importanti che controllare se sono arrivate delle armi”. Come darle torto. E chissà cosa risponderebbero a Valeria quelli che in questi giorni hanno vomitato insulti schifosi contro Liliana Segre.


Il progetto avrebbe dovuto prevedere una uscita in mare- con i bambini e ragazzi affetti da febbre mediterranea familiare( FMF) e altre malattie autoinfiammatorie e reumatologiche pediatriche- sulla barca a vela Bamboo impegnata nella seconda Marcia mondiale della pace. La Dottoressa Maria Cristina Maggio, reumatologa pediatra, organizzatrice dell’incontro con la barca Bamboo sottolinea l’importanza di uno sport come quello della vela e parla dei due progetti “Navigare in un mare di salute” e “Mediterraneo mare di pace”: "questi due progetti apparentemente scollati tra di loro hanno in realtà un’anima comune: innanzitutto l’amore per il mare, che è condivisione anche dell’accoglienza, e il rispetto per l’altro che passa anche attraverso il rispetto per l’ambiente. Ed è questo il motivo per cui gli organizzatori del progetto di Bamboo, una barca impegnata nella seconda Marcia mondiale per la pace, hanno deciso di inserire il percorso in mare con una barca a vela d’altura che richiede un equipaggio consistente, perché in questo contesto ci si confronta e si lavora tutti insieme per ottenere un obiettivo comune: governare la barca per raggiungere delle tappe, magari anche in condizioni meteo non favorevoli". E in barca a vela i bambini cercano di applicare esattamente queste idee che consistono semplicemente nel collaborare tutti insieme superando ognuno le proprie difficoltà fisiche causate dalle malattie e raggiungere un obiettivo comune.

Purtroppo a causa del vento l’uscita in barca non è stata realizzata anche se la felicità nel volto dei bambini nel salire comunque in questa bellissima barca è stata tanta e questo è quello che più conta.

Il progetto sostenuto fortemente da Novartis è stato sviluppato dalla Lega Navale Italiana in collaborazione con l’Associazione malattie reumatiche infantili( Maris) Onlus Sicilia, l’Associazione Italiana febbri periodiche( AIFP), l’Azienda ospedaliera Civico Di Cristina Benfratelli di Palermo, l’Azienda ospedaliera universitaria G. Martino di Messina, l’Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico Vittorio Emanuele di Catania e il Grande ospedale metropolitano Bianchi Melacrino Morelli di Reggio Calabria.