Enzo Sturiano, presidente del Consiglio comunale di Marsala, qualche giorno fa c'è stato una sorta di incidente diplomatico all'Enoteca Comunale durante gli auguri di Natale con l'associazione Strada del Vino. L'assessore Rino Passalacqua si è offeso per alcune critiche arrivate all'amministrazione in quella sede. L'ex sindaco Lombardo ha detto che si trattava di un augurio a fare meglio e che non c'è niente di male nella critica. Lei era presente e ha anche parlato, dicono, mettendo ancora di più pepe.
No, io ho soltanto risposto a quello che aveva appena detto l'assessore Passalacqua. Aveva detto che l'amministrazione ha fatto tanto per l'agricoltura e che ha istituito un tavolo con l'Unione Europea. A me è sembrato giusto replicare perchè i risultati sono sotto gli occhi di tutti e non sono eccellenti. Ho augurato alla città che possa avere una amministrazione agile e una opposizione costruttiva.
Il consiglio comunale ha ormai tirato i remi in barca, le sedute durano poco, poi manca il numero legale, non c'è più voglia. Come si può dirigere un consiglio in questo modo?
Sin dal primo giorno non c'è mai stata una maggioranza. Non è facile gestire una situazione del genere, con atti deliberativi che arrivano all'ultimo minuto con carattere d'urgenza e consiglieri che sconoscono gli argomenti, quando gli atti dovrebbero essere discussi prima. Le ultime sedute sono state convocate con carattere d'urgenza per alcuni atti deliberativi molto delicati per la vita amministrativa del Comune. Io vorrei sapere dov'erano i consiglieri vicini all'amministrazione. Facevano solo inaugurazioni natalizie?
O erano in campagna elettorale...
La campagna elettorale si fa lavorando per la città.
Cosa dite ai lavoratori della Casa di riposo che hanno 57 mensilità arretrate.
Li abbiamo incontrati. E' stata presa una decisione, quella di aspettare la manifestazione di interesse rispetto all'avviso emesso. Quindi vedere se ci sono cooperative intenzionate a rilevare la struttura e il personale. Stiamo verificando alcuni aspetti, come stipulare una convenzione trattandosi di dipendenti che vengono equiparati a dipendenti pubblici.