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02/01/2020 06:00:00

Renzo Carini: "Marsala prima di tutto. Creiamo una squadra di fuoriclasse per la città"

 Renzo Carini, ex Sindaco di Marsala, da più parti si chiede la sua candidatura a Sindaco per le prossime elezioni amministrative del 2020.

E’ una cosa che mi fa un grande piacere. Molta gente mi ferma per strada, in tanti mi chiedono di candidarmi. Essere ricordato, dopo ben sette anni, come un valido amministratore e un buon Sindaco, da parte di tanti cittadini, mi rinfranca di tutta la fatica personale che mi è costata quell’esperienza.

Adesso si tratta di scendere in campo di nuovo. Pronto?

Ecco, colgo l’occasione di questa intervista, per ringraziare tutti coloro che in questi mesi, in maniera inaspettata, insistono per la mia candidatura a Sindaco.  Ma il problema non è la mia candidatura, è ben altro....

Cioè?

Fare il Sindaco, il Sindaco della propria città, è un mestiere bellissimo e difficilissimo nonché faticosissimo. Marsala vive una crisi profonda, di idee, di partecipazione, di visione.  E allora penso che sia riduttivo parlare del nome del Sindaco. La città ha bisogno di idee e anche di otto fuoriclasse.

Otto?

Si, otto. Sette assessori, più il Sindaco. Il Sindaco da solo non può farcela; servono pertanto otto leoni, dei gladiatori insomma che amino la città nel senso vero e genuino della parola, che svolgano il mandato con impegno, passione ed abnegazione. Insomma, si tratta di una missione, per parlare chiaro, senza pensare alla carriera politica ed a future candidature.

E per la coalizione? 

La città cerca dei buoni amministratori e a pochi interessa a quali schieramenti appartengano; d’altra parte non si devono occupare della prescrizione dei reati o del decreto salva banche…

Vuole spiegarsi meglio?

Qui non si tratta di me, del mio futuro, ma del futuro di Marsala, che viene prima di ogni cosa. Io penso alla mia città in modo disinteressato
Voglio il meglio per Marsala. E lancio un appello: aiutatemi a trovare otto fuoriclasse. Io farò la mia parte in questo senso. Io non ho ruoli in politica da tempo, ma sono un attento osservatore di ciò che accade, e conosco bene certe dinamiche. Ho grande rispetto per tutti, non rinnego la mia collocazione moderata, ma in questo momento, ripeto, gli interessi di Marsala vengono prima. E noi non possiamo permetterci in città un’altra campagna elettorale all’ultimo scontro, carica di veleni, che poi diventano guerre e ostacoli continui.
Il mio modesto appello è questo : vediamo di creare una coalizione di fuoriclasse, una Giunta di eccellenze, e idee chiare.

Perché lei dice che Marsala rischia di pagare il prezzo dello scontro politico?

Perché lo stiamo già vivendo. Lo sa perché in molti rimpiangono la mia sindacatura e mi chiedono di ricandidarmi? Perché io, nonostante tutte le avversità, cercavo il dialogo, avviavo progetti, avevo una visione di città.
Ma è tollerabile che, da Sindaco, attivai la legge Burlando per la realizzazione del porto di Marsala, e adesso, dieci anni dopo, da cittadino, devo vedere ancora il balletto porto pubblico - porto privato che ha fatto scappare gli investitori e tanto danno ha fatto alla città, perché è questa la verità; gli imprenditori hanno bisogno di risposte veloci e la politica non le ha date .
E’ mai possibile che gli unici interventi seri di riqualificazione urbana risalgono alla mia sindacatura? Avevo lasciato Via Roma e la nuova piazza Matteotti come il nuovo salotto di Marsala, e oggi mi addolora leggere dei continui allarmi sulla sicurezza….
E’ mai possibile che del piano regolatore non se ne sappia più nulla? E’ morto pure il progettista… Come devono investire gli imprenditori ? Lo portai in Consiglio Comunale per l’approvazione nel 2011 e da allora è in letargo …

Quali dovrebbero essere secondo lei i primi obiettivi del nuovo sindaco?

Recuperare il rapporto di Marsala con il mare. Marsala deve guardare verso il mare e deve diventare per la posizione, per la natura, per il clima, per i sapori, per i tesori, in una parola, per la sua bellezza, davvero il crocevia del Mediterraneo. Si tratta allora di aprire un grande dossier, per capire cosa fare della nostra costa, da San Teodoro a Sibiliana: la salvaguardia dello Stagnone, il rilancio della riserva per la gestione e la fruizione, il recupero dell’area dell’aeronautica e della circonvallazione. E ancora: un piano strategico per il parco di Salinella e l’area della Colmata per la quale spero tanto che presto vengano avviati i lavori di riqualificazione, la valorizzazione del lungomare, con nuovi parchi giochi e passeggiate, la creazione di lidi in città.

Un programma ambizioso.

Non è un programma ambizioso, è il nostro futuro.

E poi?

E poi altro dossier: la fruizione dei beni culturali a Marsala. Ma davvero abbiamo così tanti tesori che il mondo ci invidia e li dobbiamo tenere quasi nascosti? E’ una questione di approccio: il parco archeologico, ad esempio, ancora oggi viene visto come un corpo estraneo alla città. E invece se lo trasformiamo in una sorta di parco urbano potrebbe diventare una realtà unica al mondo, che unisce archeologia e vita sociale.
Aprire il parco archeologico alla città deve essere il primo obiettivo, buttare a terra l’orrenda recinzione e trasformare il parco in un luogo di incontro dove i marsalesi possano portare le famiglie: passeggiare e fare sport.
Il parco archeologico nella mia idea deve essere un tutt’uno con il Lungomare insomma deve essere parte integrante e polmone verde della città.
Ma le cose da fare sono tante: una seria politica per aiutare le famiglie e i giovani, un dossier sul vino Marsala. A questo proposito: abbiamo una grande fortuna, un vino di fama mondiale che si chiama come la nostra città. Salvare il vino Marsala, significa salvare Marsala. Guardo con favore al tentativo di Salvatore Lombardo di ricostituire il Consorzio per la Doc, potrebbe essere volano di sviluppo per tutto il territorio.

Insomma, lei le idee ce le ha chiare. Rimane da capire chi deve attuarle.
Il problema è questo: vogliamo fare la classica campagna elettorale al ribasso o vogliamo metterci tutti in gioco? Siccome vanno di moda i tavoli io penso ad una sorta di “tavolo della riconciliazione”, dove tante storie diverse possono incontrarsi, mettere da parte diffidenze e vecchi rancori e dire, per una volta: gettiamo il cuore oltre l’ostacolo, facciamolo per Marsala. E’ questo il mio augurio, e il mio impegno, ai marsalesi per il nuovo anno.