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13/01/2020 06:00:00

Marsala 2020. Mario Figlioli: "'Vento Nuovo', ecco le nostre idee per la città"

 C'è un nuovo movimento politico Marsala, in vista delle elezioni amministrative, che ha fatto il suo debutto, si è presentato alla città. Si chiama “Vento nuovo”, e portavoce è Mario Figlioli, imprenditore marsalese. Com'è nata questa idea?

 

Come suggerisce il nome volevamo dare qualcosa di nuovo al territorio. Nasce da una spinta di tanti marsalesi che lavorano sul territorio, di persone che seguono poco la politica perchè impegnata tutto il giorno a lavorare. Abbiamo cominciato a parlarne già due anni fa. E ci siamo detti “perchè non facciamo qualcosa noi?”. Siamo partiti. Lavorando sul territorio ci interessa che le dinamiche politiche siano di interesse della gente che lavora. Creare occupazione e opportunità è l'idea di Vento Nuovo. La nostra presentazione è stata fatta solo per conoscere e farci conoscere, non ci aspettavamo così tanta gente. I nostri progetti non vengono da fantasie strane. Noi viviamo ogni giorno quei progetti e quelle dinamiche che vogliamo portare avanti.

 

Un nuovo movimento, fatto da imprenditori, anche perchè avete bussato a molte porte e le avete trovate chiuse?

 

In realtà sono gli altri adesso a bussare da noi. La nostra porta è aperta, ma valutiamo con calma chi far entrare. Siamo molto corteggiati, non solo a Marsala ma anche a livello regionale.

 

Il programma si basa principalmente sull'idea di trasformare l'area del nuovo, anzi vecchio, cimitero di Cutusio, in un grande centro fieristico internazionale. Di cosa si tratta?

 

Quello è uno dei progetti che vogliamo realizzare. Il polo fieristico si chiamerà SEEC e ospiterà cinque eventi. Inizialmente erano sette, ma ci siamo consultati con gli esperti che si occupano delle grandi fiere in Italia e ci hanno detto quali sono gli eventi su cui loro punterebbero. Ovviamente un centro di questa importanza deve essere gestito da chi si occupa di questo genere di eventi, e che ha i contatti internazionali, non da noi.

 

Le cinque fiere quali sono?

 

Salone del Vino, del Turismo, del Food, dei macchinari e dell'agricoltura, e uno sull'edilizia. Cinque eventi porterebbero sul territorio circa 1,2 milioni di persone che verrebbero a spendere soldi a Marsala. Il Sic da solo non farebbe nulla, assieme al Sic andremo a sistemare tutto ciò che c'è attorno nel territorio. Se abbiamo questo centro che si trova a Birgi è giusto che i turisti che arrivano si spostino anche nel centro storico di Marsala. Quindi rifacimento delle strade, e i servizi collegati. Diventa un volano di rilancio di tutto il territorio. Questo progetto rilancerebbe non solo Marsala, ma tutta la Sicilia Occidentale.

 

La domanda è come si realizza? Perchè in questa campagna elettorale sentiremo tanti progetti, molto belli, ma poi è il come che fa la differenza.

 

Bisogna guardare Marsala come una grande impresa, in cui tutto deve essere gestito in maniera piramidale. Questa idea l'abbiamo presentata due anni fa a questa amministrazione, inizialmente hanno detto che era bellissima, poi l'hanno accantonata perchè al Comune non ci sono le competenze per poter affrontare queste cose. Ci vogliono in sostanza i giovani, giovani laureati, eccellenze, che ne abbiamo. Per realizzarlo non mancano i soldi, perchè spesso si dice che manca il capitale.

 

Quanti soldi ci vogliono?

 

Circa 50 milioni di euro. Vento Nuovo vuole dire anche che la politica locale fa molto leva sui finanziamenti pubblici ma se noi ci muoviamo con i privati troveremmo molti capitali. Arabi, egiziani, russi, italiani. Quando abbiamo presentato due anni fa questo progetto c'era il finanziamento. C'erano dei russi che si erano innamorati di Marsala. Anche in Regione ci hanno detto che ci sono i finanziamenti. Adesso l'interesse è diventato maggiore, ma è un interesse politico elettorale. Noi non siamo politici, noi siamo artigiani, gente che lavora. Il marsalese è questa classe qua, noi parliamo con chi realmente la mattina si alza e va a lavorare, e sa cosa significa a fine mese avere a che fare con i conti.

 

Questo grande centro che volete realizzare ha bisogno di strutture enormi e nuove. Avete anche previsto le varianti urbanistiche che in quella zona non si possono fare?

 

Marsala è una città territorio. Si possono fare delle costruzioni mantenendo le caratteristiche del territorio, con impatto ambientale zero, ecosostenibili, e possono essere anche delle attrazioni architettoniche. Non guardiamo la zona di Birgi, che è nei pressi della riserva, ma il lato via Trapani, dove ci sono progetti per villaggi turistici, ad esempio. Non mancano le aree che si potrebbero ricostituire, pensiamo a Sappusi, si potrebbe fare lì qualcosa di virtuoso senza cacciare nessuno e senza cementificare. Si può creare qualcosa di davvero virtuoso. Oggi i giovani sono molto sensibili all'ecosostenibilità, ci sono materiali che i tecnici del comune non conoscono.

 

 

Lei dice che per essere dei buoni amministratori bisogna essere imprenditori, avere la dimensione di cosa sia la vita lavorativa.

 

Esatto.

 

E giovane.

 

Anche, contano l'esperienza e le capacità. Io non mi candido a sindaco. Sono aperto a tutti e ascolto. E' giusto che il territorio esprima una persona giovane e con capacità. Perchè su certe cose una persona troppo “datata” rischia di vedere una cosa fattibile come utopica. Il territorio di Marsala è diventato vecchio.

 

Tutte le nuove forze politiche dicono che si ispirano al civismo, che non guardano i partiti. Ma è impossibile così. Il “vento nuovo” verso dove spinge? A destra, a sinistra...

 

Noi non abbiamo nessun tipo di indicazione. Siamo aperti a tutti quelli che guardano Marsala con gli occhi di chi lavora, non di chi fa solo politica e si occupa di Marsala solo per la campagna elettorale. Vento Nuovo è fatto di persone che lavorano e che hanno bisogno di un cambiamento che crei opportunità per tutto il territorio.

 

Come mai non avete scelto la via del Movimento 5 Stelle per questa vostra esigenza?

 

Sfruttare un partito di maggioranza a livello nazionale è una cosa che stanno facendo in tanti. Se noi vogliamo dare qualcosa di diverso bisogna guardare cosa abbiamo a Marsala. E Marsala non ha un partito capace di raccogliere certe istanze. Abbiamo visto che chi si vuole candidare fa riunioni e tavoli parlando di nomi e non di cose da fare.

 

Domani viene da voi il rappresentante della Meloni o della Lega di Salvini e dice di voler sposare i vostri progetti. Il tema della Lega al Sud è molto sentito. Che fate?

 

A noi interessa che chi si avvicina sia capace ad ascoltare. Noi mettiamo davanti a tutto i nostri progetti, quello che vogliamo fare. La lista è civica, nulla toglie che ci possa essere qualche partito che si avvicina a noi in modo rispettoso e capace. Basta con la politica del parlare.

 

 

Il vostro programma è ancora una bozza.

 

A breve pubblicheremo il programma ufficiale. Con punti sull'ordinaria amministrazione e quella straordinaria.

 

Ad esempio, un'idea sui rifiuti?

 

So che sembra retorica, ma il rifiuto non è un rifiuto ma va riutilizzato.

 

Questo lo dicono molti politici. Interessa il come.

 

Crediamo molto nel riciclo. C'è un bel progetto per trasformare l'umido in biogas, stiamo provando a trasformare un piccolo “chiano” di Marsala mettendo un bioconvertitore in grado di alimentare quell'area. Con questo tipo di conferimento si abbatterebbero i costi per l'organico.

 

Del porto che ci dice?

 

Il progetto del porto è molto bello. Siamo in attesa di capire cosa avverrà, abbiamo solo sentito tante chiacchiere a riguardo.

 

Tra le cose in amministrazione “straordinaria” ce n'è una che riguarda i mulini e l'erosione della costa. E lì avete recuperato l'ex consigliere comunale Gregorio Saladino...

 

E' un'idea presentata da Saladino ripresa da Dubai. Lì mi hanno fatto notare che mettendo dei pontili si creavano delle correnti per il ripascimento della costa. Stessa cosa è stata fatta ad Alicante.

 

Ma per tutto ciò c'è una trafila burocratica enorme...

 

Vento Nuovo si propone di snellire la macchina burocratica. Immaginiamo l'energia prodotta da questi mulini che andrebbero a ricordare gli antichi mulini delle saline e messi nella fascia costiera Sud. Queste idee possono sembrare favole, ma non lo sono perchè in altri paesi esistono.

 

Avete già qualche nome da mettere in campo?

 

Tra assessori e consiglieri abbiamo già bei nomi che si sono proposti. Li diremo in futuro. I tre fondatori del movimento sono il sottoscritto, Franco Amato e Vincenzo D'Angelo.

 

Vi candidate?

 

Non lo so, diamo la disponibilità, se c'è qualcuno di più capace è giusto che vada avanti. Noi crediamo in una Marsala più capace.