Linda Licari, consigliera comunale di Marsala cosa succede, come mai non è più sintonia con il consigliere Daniele Nuccio con il quale avete fatto buona parte del vostro percorso assieme?
Io non riesco ad essere tanto critica nei confronti di Daniele, perché nutro tanto affetto, ho un istinto materno che prevale sull’aspetto politico. Non lo so perché ha preso questa piega, sicuramente avrà le sue ragioni. Io non sono stata invitata in nessun tavolo né tavolino, ma ho continuato a dormire la notte serenamente. Io porto avanti i miei progetti, lavoro sempre con la stessa assiduità, cerco di coinvolgere sempre più persone possibili. Sento tanto parlare gli altri, io parlo un po’ meno ma cerco di essere sempre operativa.
Lei rispetto al 2015 è cresciuta parecchio elettoralmente. Dove vuole arrivare?
Io cerco di essere presente nel territorio e non solo nel mio quartiere. Ho dato contributi in termini sociali, culturali, sia in città che in altre contrade e non solo nella mia.
Ad Amabilina, dove c’era l’acquedotto, nella stessa struttura c’era un’associazione che faceva doposcuola ai bambini, una ventina circa, ma ora c’è la luce staccata, non c’è acqua e il bagno è inutilizzabile. E' stato di punto in bianco smantellato un importante servizio. Cosa si può fare?
Non sapevo, ne prendo atto ma credo che intervenendo al più presto potremo dare delle risposte concrete. Lì come sapete c’è già un progetto di Social Housing dello Iacp. Tra l’altro da tempo chiedo all’amministrazione di utilizzare quelle scuole che sono state chiuse per ridimensionamento e di utilizzarle per fare dei centri sociali comunali. La mia richiesta fatta all’amministrazione è quella di aprire un centro sociale a Nord e uno a Sud.
C’è bisogno di maggiore attenzione per il presidio sociale di Amabilina che è abbandonato. C’è anche il campo di calcio che ha subito l’incendio.
Certamente, tra l’altro quel campo di calcio era seguito da un’associazione che faceva davvero l’interesse del quartiere.
Linda Licari, siamo sotto elezioni, spuntano di nuovo stradelle asfaltate e illuminate?
Tristemente devo dire di sì e devo dire che è una cosa che ho sempre cercato di combattere. Credo che bisogna portare avanti una politica che mira a guardare un po’ oltre alla stradina del mio vicino di casa o dell’amico che ha chiesto di illuminare la strada per una o al massimo due o tre case. Io, personalmente, invece, ho chiesto la sistemazione di un palo abbattuto a causa del maltempo e mi è stato risposto che bisognava attendere la manutenzione straordinaria per poterlo sistemare. Queste cose mi fanno arrabbiare parecchio.
Marsala è città territorio, ha una dimensione come Messina ma soltanto un quinto dei contribuenti. Qui ad esempio non si capisce quanti corpi illuminanti ha questa città. C’è anche il problema dell’asfalto nelle strade che è un problema senza fine. Poi ci sono anche i problemi con le stradelle sistemate a richiesta...
Il progetto del sindaco Di Girolamo, per non creare dissapori anche tra i consiglieri, era quello di fare l’asfalto in via Salemi, via Mazara e via Trapani, le tre arterie principali della città. Invece, abbiamo assistito a consigli comunali che, in occasione dell’approvazione del piano triennale delle opere pubbliche, hanno visto la presentazione di tantissimi emendamenti per fare le famose stradelle. Quel piano triennale ha approvato gli emendamenti per tre stradelle. Una si trova nella zona di Cardilla, sopra la galleria dello scorrimento veloce. E’ una stradina di campagna, tra gli alberi, dove sono stati già montati dei pali della luce nuovissimi e sarà pure asfaltata. Questo non è un bel segnale per la città. L’altra stradella mi dicono che è in zona Bambina ed è vicina a qualche consigliere e la terza credo sia in zona Paolini.
Linda Licari, chi si candiderà dell’area dell’amministrazione comunale che lei sostiene?
Io mio auguro che ci sia soltanto una cosa, che ci sia unione nel centrosinistra. Credo che si dovrà trovare l’unità e sono convinta, anche rispetto a ciò che ha detto Daniele Nuccio, che si troverà unità d’intenti.
Che cosa si offre e che gesto concreto si fa per questa unità del centrosinistra?
Intanto tra qualche giorno dobbiamo ritrovarci. Io non prendo le distanze dall’amministrazione. Il progetto che ha portato avanti Alberto Di Girolamo deve continuare con un altro linguaggio. Io credo nel progetto, se poi c’è il desiderio di frammentarsi, ognuno si prenda la propria responsabilità. Credo che nei prossimi giorni sapremo qualcosa in più e speriamo di continuare a dare risposte concrete per la città, con un nostro progetto politico.