Intervistato da Bruno Vespa a Porta a porta, Renzi ha detto, tre la altre cose, che è pronto a sfiduciare il ministro della Giustizia Bonafede sulla prescrizione ma non il primo ministro Giuseppe Conte al quale, però, chiede di cancellare il reddito di cittadinanza. L’ex premier ha poi proposto una riforma costituzionale, l’elezione diretta del presidente del Consiglio: «Faccio un appello a tutte le forze politiche, a Zingaretti, Di Maio, Crimi, Conte, Leu, Salvini, Berlusconi, Meloni. Dico: portiamo il sistema del sindaco d’Italia a livello nazionale».
«La riforma presidenziale o l’introduzione del premierato, storiche battaglie della destra, sono temi troppo seri per essere utilizzati come biechi strumenti di manovre politiche e di Palazzo come sta facendo Renzi con il suo ben poco credibile appello. Fratelli d’Italia realizzerà l’elezione diretta del Capo dello Stato e un modello istituzionale che garantisca la stabilità di governo grazie al mandato che, insieme al centrodestra, riceverà dal popolo italiano» dichiara Giorgia Meloni.
«Colpisce che dopo aver accusato Salvini di volere i “pieni poteri”, adesso si prefiguri una riforma, senza dubbio interessante sulla carta, ma suscettibile di rafforzare in modo drastico le prerogative del presidente del Consiglio proprio ora che il leghista è in testa a tutti i sondaggi. Ma forse l’idea renziana è un’altra. Si parla del “sindaco d’Italia” per bloccare l’intesa per la nuova legge proporzionale con quorum al 5 per cento. E questo è più credibile» commenta Repubblica.
“Non voglio morire grillino” dice Matteo Renzi al bar di via Teulada, sorseggiando una spremuta con Bruno Vespa, poco prima della registrazione di Porta a porta. “Sono stati giorni molto brutti, inspiegabili per chi ci ascolta da casa. Io sulla giustizia non ho cambiato idea: il Pd sì. Non voglio diventare la sesta stella”. Vespa gli chiede se è una tigre di carta. “No, io sono buono. Hanno provato a buttarci fuori dalla maggioranza, ma non ci sono riusciti”. Parla a lungo di Giuseppe Conte e del suo destino politico. E lo lega alla proposta di elezione diretta del premier sul modello del sistema elettorale dei comuni. E alla fine al presidente del Consiglio lancia un ultimatum. “Non ho nessun problema personale con Conte. Se vuole fare il governo istituzionale sul modello del Nazareno inizi a cancellare il reddito di cittadinanza che è stato un fallimento. E metta quei soldi nel taglio delle tasse alle aziende".