Dopo oltre due ore di riunione in cui tutti si sono presentati con mascherine e guanti, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che introduce sanzioni più dure per chi aggira le misure anti-coronavirus.
Multe da 400 a tremila euro se non si rispettano divieti di circolazione e regole di contenimento, stop fino a 30 giorni per le attività commerciali. Non è previsto il sequestro dei veicoli.
Il decreto mira a regolare il rapporto fin qui caotico tra governo ed enti locali. Le Regioni possono adottare misure più stringenti sul loro territorio ma entro 24 ore devono comunicarlo al presidente del Consiglio.
In conferenza stampa il premier Conte ha spiegato: «Si è creata una discussione sul fatto che l’emergenza sarebbe stata prorogata fino al 31 luglio 2020: nulla di vero. A fine gennaio abbiamo deliberato lo stato di emergenza nazionale, un attimo dopo che l’Oms ha definito l’emergenza un’epidemia globale. Non significa che le misure restrittive saranno prorogate fino al 31 luglio. Il 31 luglio è lo spazio dell’emergenza ma noi siamo pronti in qualsiasi momento ad allentare la morsa di queste misure restrittive e, nel caso, anche a superarle». Il decreto prevede che Conte riferisca al Parlamento ogni due settimane.
I benzinai lamentano di essere i dimenticati di questa fase di crisi con le loro attività ridotte dell’85%. Hanno annunciato uno sciopero graduale. Da questa notte si fermeranno gli impianti della rete autostradale, compresi raccordi e tangenziali. Da domani si chiuderanno via via tutti gli altri. Conte in conferenza stampa ha confidato che lo sciopero venga ritirato: «Non ce lo possiamo permettere».