Dal report pubblicato ieri sul sito del Viminale viene fuori che le limitazioni agli spostamenti imposti per il coronavirus hanno fatto crollare i reati del 75%. Preso in esame il periodo dal 1° al 22 marzo, sono stati 52.596 i delitti consumati a fronte dei 146.762 dello stesso periodo del 2019. Nello specifico, calano del 69% le violenze sessuali, del 67,4 i furti in genere, del 72,5 quelli in abitazione. Percentuali analoghe (-73,7%) per le rapine agli uffici postali e -77% per lo sfruttamento della prostituzione. In queste settimane nel mirino restano le farmacie (-24,6%). Fanno registrare una diminuzione, inferiore alla media, anche i maltrattamenti in famiglia (-43,6%) ma il timore è che ci siano state solo meno denunce.
In aumento i crimini informatici. Soprattutto, scrive il Corriere della Sera, le truffe telematiche e l’adescamento dei minori online.
La multa per i 100 mila già denunciati
L’ultimo decreto pubblicato mercoledì in Gazzetta Ufficiale trasforma la sanzione penale in amministrativa per chi è sorpreso a violare le prescrizioni anti-contagio. È prevista una multa che va da 400 a 3.000 euro, sanzioni aumentate di un terzo se «mediante l’utilizzo di un veicolo». Anche per tutti quelli che sono stati denunciati fino a ieri (115.138 persone, stando ai dati del Viminale) si passa alla sanzione amministrativa: dovranno pagare una multa di 200 euro, metà della pena minima. Restano in vigore le gravi sanzioni penali per chi, positivo al tampone, abbia violato coscientemente la quarantena. Il reato è di procurata epidemia colposa. Si rischiano da tre a 12 anni di carcere.
Da oggi cambia di nuovo il modulo per l’autocertificazione degli spostamenti. Adesso si chiede al cittadino di dichiarare di essere a conoscenza delle nuove sanzioni previste che non sono più penali, ma solo amministrative. Il capo della Polizia Franco Gabrielli ieri ha spiegato: «Sono state fatte ironie, ma cambiano le disposizioni e noi dobbiamo aggiornare il modulo, anche per intercettare i quesiti dei cittadini».
Potete scaricare il modulo cliccando qui.