Caro Tp24,
parliamo dei pazienti che si trovano ricoverati al "Paolo Borsellino" di Marsala. Dopo avere avuto un ictus a 87 anni, con una conseguente febbre,(penso logica), la paziente è stata trattenuta per fare il tampone, che con una buona dose di fortuna arriverà dopo 5 giorni (tempi assurdi vista la gravità del quadro patologico).
Attendono, attendiamo, con la possibilità di chiamare solo dalle 13,30 alle 14,00 (non oltre una volta al giorno) per avere notizie sullo stato di salute, non curandosi della sofferenza creata alla paziente che non comprende perché è lì, perché non vede arrivare nessuno...e non capisce, si chiederà se e' stata abbandonata, si chiederà perché si trova lì, perché suo figlio, le sue nipoti l' hanno abbandonata li sola, con gente che non conosce, colpevole di aver manifestato una febbre, colpevole di avere avuto un ictus in un momento storico chiamato COVID 19.
Ma in fondo , che sarà mai ... in fondo ha 87 anni, a chi può importare, dopo che muoiono centinaia di persone ogni giorno.
Con affetto
Una vostra lettrice
Gentile signora,
capiamo le sue ragioni, e le capiscono per primi in questo momento gli operatori della sanità, medici, infermieri, tutti. Deve comprendere che la situazione è eccezionale, che l'ospedale di Marsala è off - limits, che anche in tempi normali, comunque, nelle terapie intensive non si può mai entrare. La salute viene prima di tutto, anche quella dell'anziana signora, che è sola, certo, ma è ben accudita e curata. Forza e coraggio,
La redazione