Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
09/04/2020 08:00:00

Coronavirus, in Sicilia in poche ore 20mila domande di cassa integrazione

20 mila le domande di cassa integrazione in Sicilia in poche ore. Un mare di istanze che le aziende devono presentare con la piattaforma informatica dell'assessorato regionale al Lavoro.

La Uil ha comunicato un totale di 19.750 istanze presentate da altrettante aziende ma ogni domanda può riguardare un numero variabile di lavoratori. E dunque è ancora prematuro calcolare quante persone hanno perso il lavoro e stanno chiedendo il sostegno dello Stato e della Regione. Secondo Nicola Scaglione, segretario della Cisal Sicilia - un numero così elevato fa pensare che i 110 milioni finora previsti non saranno sufficienti. Occorrerà un intervento statale con almeno 300 milioni.

La cassa integrazione in deroga è lo strumento con cui Stato e Regione stanno provando a fronteggiare l'emergenza causata dal Coronavirus. E tuttavia le difficoltà operative non sono mancate. Ci sono volute settimane per mettere in piedi il sistema informatico che ha iniziato a lavorare le pratiche.  Bisogna semplificare l'accesso delle aziende con più sedi operative nell'Isola, che devono essere trattate come sito unico.