La task force di esperti, guidata da Vittorio Colao e scelta dal premier Conte, entrerà nel vivo dei lavori questa settimana entra nel vivo del lavoro per studiare la “fase 2” di convivenza col virus.
Dopo un primo incontro sabato, torneranno a riunirsi in videoconferenza martedì, probabilmente alla presenza del premier, per iniziare a entrare nel merito, magari organizzandosi in gruppi di lavoro. Per le scuole è ogni giorno più certo che si tornerà a settembre.
Si lavora anche per far ripartire il turismo estivo, con misure per il distanziamento in spiaggia e a favore del “turismo di prossimità”. Per il ritorno al lavoro la ministra Paola De Micheli ipotizza un insieme di smart working, di orari flessibili, ingressi al lavoro scaglionati, turni rimodulati e fornitura di due mascherine per turno. Si pensa di limitare anche gli accessi ai bus. Si potrebbero anche usare le tecnologie e le reti digitali per monitorare i contagi e per organizzare le ripartenze per aree geografiche ed età. Tra l’altro potrebbero essere programmate nuove riaperture per le attività industriali.
Intanto il giorno 11 la Francia riaprirà le scuole. Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi a “Quarta Repubblica”, su Rete 4 ha commentato così la notizia: “Mi piacerebbe che l’Italia potesse parlare anche del dopo. Avrei preferito che si facessero gli esami a scuola. Abbiamo deciso di no, ma allora mandiamo due miliardi agli enti locali per lavori di ristrutturazione delle scuole. Per una settimana leviamo di mezzo la burocrazia e facciamo delle gare immediate e mettiamo a posto le scuole”.