C'è stato anche chi aveva una tartaruga e ha tentato di convincere i Carabinieri: deve fare i bisogni all'aperto anche lei. Sono tante, e incredibili, le scuse di coloro che sono stati fermati fuori dalla loro abitazione per le feste di Pasqua e Pasquetta, senza un giustificato motivo. Per evitare le multe, hanno inventato di tutto.
C'è la donna romana di 60 anni che a Centocelle ha portato a spasso una tartaruga a Pasquetta per una passeggiata per forza di cose molto
lenta (spiegando che il suo animale «è come un cane, deve fare i bisogni anche lei»), oppure il 50enne che ha detto di essere uscito di casa a Napoli per andare a comprare un appartamento in un giorno festivo. O ancora come i giovani romani che si erano rintanati in un garage condominiale per un mini-rave e i loro coetanei catanesi che si sono nascosti invece su un furgone per raggiungere uno spiazzo fuori città e fare festa. Senza contare le coppiette che si sono appartate, come nella pineta di Erice, chi pretendeva di fare la spesa con i negozi chiusi, i fidanzati che vicino Reggio Emilia dovevano andare dal medico morto da anni e il pusher di marijuana che a Paternò, in Sicilia, si aggirava in macchina mascherato da Joker con una pistola giocattolo.
Bugie anche stravaganti che sono state punite con una multa da 206 a 500 euro dalle forze dell’ordine.
A Lodi, una delle città più colpite dal covid-19, un ragazzo che sapeva di essere positivo ha invitato in casa 5 amici. Per loro è scattata la denuncia. Nel Torinese dovrà pagare una multa anche il parroco della chiesa di San Giacomo, a Rivarolo Canavese, per aver organizzato la messa di Pasqua alla presenza dei fedeli. A Sora nel Frusinate si è addirittura organizzata una corsa clandestina tra due calessi trainati da cavalli. In quattro sono stati denunciati e multati.
A Roma tra i multati dalla Polizia locale nel weekend di Pasqua c'è anche chi ha provato ad entrare in un'area verde a Colle Prenestino con un paracadute.
Tra le scuse più strane che sono state riferite agli agenti quella di chi, alle ore 14 di Pasquetta, era alla ricerca di un negozio aperto per cambiare una banconota, di chi ha detto di essere andato in campagna per prendere la paglia e “rifare il letto alle galline” e di quanti, candidamente, hanno ammesso di essere usciti per fare gli auguri ai parenti ovvero un giro con la compagna.