Salvatore Ombra, presidente Airgest. Tre mesi fa nessuno avrebbe immaginato questa situazione epocale con la pandemia che ci riguarda tutti. L’aeroporto di Trapani è chiuso, in questo momento è tutto in standby, ma tutto il lavoro che si era fatto è perso o è congelato?
Assolutamente no, in questo momento è in standby, non è nulla perso e non ci voglio neanche pensare a perdere otto mesi di lavori, di sacrifici, interlocuzioni di nuove relazioni. La Regione ha stanziato 9 milioni e quattrocentomila euro per noi, ci sono le tratte sociali che devono partire e tante altre iniziative di rilancio.
Ombra alla fine della crisi sanitaria è possibile che gli aeroporti più piccoli, come quello di Birgi, abbiano più opportunità di ripresa, perché magari possono contare sui fondi regionali o no?
No, la mia preoccupazione è proprio per noi che siamo piccoli. Qui stiamo vivendo nel “bel mezzo” di una guerra, con un aggravante che finita la guerra finisce tutto, qui con il Coronavirus continueremo a vivere con guanti, mascherine e distanza sociale. Gli aeroporti che sono i punti della grande mobilità soffriranno questa cosa. Siamo veramente preoccupati come sarà l’evoluzione. Attendo di parlare con il viceministro Cancelleri per capire quale sarà il passaggio successivo della fase 2 e della fase 3 e chi pagherà i danni di questa guerra. Ci sono una serie di questioni sul tavolo e soprattutto capire quale sarà la ripartenza. Il problema vero sarà capire come sarà il futuro del dopo Coronavirus.
Ombra parliamo di aeroporto, ma non dobbiamo dimenticare le compagnie aeree che, a parte Ryanair e Alitalia, che è stata nazionalizzata in gran segreto con la scusa dell’emergenza, le altre compagnie rischiano il fallimento.
Assolutamente sì. E bisogna per questo fare una ripartenza equilibrata e con intelligenza, perché se sbagliamo la ripartenza e dopo un periodo così lungo sarà un disastro. Stare due mesi fermi per le compagnie che vivono e guadagnano solo se gli aerei stanno in volo è già disastroso e la stessa cosa vale per gli aeroporti, considerate che non abbiano ricavi. Niente parcheggi, niente food and beverage, niente traffico passeggeri, niente rent car e noi siamo stati considerati un modello, perché abbiamo ridotto al minimo i nostri costi. Su settantaquattro persone in aeroporto, settantatre sono incassa integrazione.
Salvatore Ombra si riparte con un turismo interno secondo lei?
Secondo me sì, ma io invito le persone a riconsiderare la possibilità di viaggiare. Si viaggerà in maniera diversa, come fu dopo l’11 settembre, con il mondo che cambiò. Oggi dopo il Coronavirus cambierà ancora il mondo e ci sarà un altro modo di affrontare il viaggio, però non dobbiamo farci prendere dal panico del contatto, bisogna fare le cose con assoluta intelligenza in questa fase, ma dopo l’emergenza riprendiamo a vivere.
Salvatore Ombra, parliamo anche della vita d’impresa. Lei è manager dell’Ausonia che è una delle realtà imprenditoriali più importanti del territorio nella produzione e distribuzione di gruppi elettrogeni in tutto il mondo. Come ha impattato il Coronavirus nella vostra vita aziendale.
Per noi non è cambiato molto perché il decreto del Governo per le misure di contenimento del Covid-19 non riguarda il nostro settore. Abbiamo continuato a lavorare e per fortuna abbiamo delle commesse importanti che ci hanno consentito di farlo. Per quanto riguarda la parte produttiva le persone al cento per cento sono impegnate, mentre per quanto riguarda la parte impiegatizia abbiamo utilizzato la cassa integrazione. Stiamo cercando di barcamenarci con un impatto limitato dal Coronavirus.
Ombra a Marsala si voterà in autunno o addirittura a giugno dell’anno prossimo. Questo cambia sulla possibilità di una sua candidatura a sindaco, un’idea che è stata inseguita da tanti nei giorni che hanno preceduto il disastro del virus.
Anche io sono convinto che si voterà l’anno prossimo e questo vorrà dire che si mescoleranno tutte le carte. Probabilmente ci saranno anche altri competitor che vorranno partecipare, non so quale sarà la situazione dell’attuale amministrazione. E' chiaro che le condizioni cambieranno e cambierà tutto lo scenario.