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25/04/2020 07:00:00

Prezzi poco trasparenti e concorrenza sleale. Condannata Ryanair

La Corte di giustizia Ue ha stabilito che tutti i costi ritenuti inevitabili e prevedibili per il consumatore debbano essere indicati fin da subito in modo trasparente dalla compagnia aerea.

Ci vuole più trasparenza e chiarezza da parte delle compagnie aeree nella pubblicazione delle offerte su internet. La Corte di Giustizia UE si è pronunciata sul ricorso di Ryanair contro l'Antitrust, che aveva multato la compagnia per pratica commerciale sleale in quanto aveva pubblicato sul proprio sito prezzi ritenuti incompleti di alcuni dati.

Nel 2011, l'Autorità garante della concorrenza e del mercato aveva contestato a Ryanair di aver pubblicato sul proprio sito dei prezzi che non indicavano, sin dalla loro prima visualizzazione, l'importo dell'Iva per i voli nazionali, gli oneri di web check-in e le tariffe applicate in caso di pagamento con una carta di credito diversa da quella prescelta da Ryanair. Secondo l'Agcm, tali costi erano inevitabili e prevedibili, pertanto il consumatore avrebbe dovuto esserne informato fin da subito, ancor prima di avviare il processo di prenotazione. Per questo l'Agcm ha multato Ryanair per pratica commerciale sleale. Il ricorso della compagnia aerea davanti al tribunale amministrativo italiano è stato respinto in primo grado, così Ryanair ha fatto appello davanti al Consiglio di Stato che si è rivolto alla Corte di Giustizia. 

"La politica di visualizzazione dei prezzi di Ryanair è completamente trasparente e rispetta già le disposizioni della CGUE - il commento della compagnia aerea -. La questione risale al 2010 e da allora la nostra modalità di visualizzazione dei prezzi è stata modificata”.