Il bonus baby sitting previsto dal Decreto «Cura Italia». La platea dei soggetti che possono richiedere il bonus baby sitting previsto dal Decreto sono: i lavoratori dipendenti del settore sanitario pubblico e privato accreditato; il personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegato per le esigenze connesse all'emergenza epidemiologica da Covid- 19; i dipendenti del settore privato; i soggetti iscritti solo alla Gestione separata; i lavoratori autonomi (cioè artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri) iscritti alle Gestioni INPS e, infine, lavoratori autonomi iscritti alle rispettive casse professionali.
Per i servizi resi a partire dal 5 marzo, nei periodi di chiusura dei servizi scolastici, il bonus baby sitting spetta ai genitori o affidatari per i servizi di assistenza e sorveglianza dei minori: fino a 12 anni (alla data del 5 marzo); senza limiti di età, se disabili gravi.
Gli importi previsti sono due, 600 e 1.000 euro, in ragione del tipo di lavoro svolto dal genitore richiedente. La somma spettante è, infatti, fissata fino ad un massimo di 600 euro nel caso di: dipendenti del settore privato; iscritti in via esclusiva alla Gestione separata; lavoratori autonomi iscritti all'INPS (artigiani, commercianti e coltivatori diretti, coloni e mezzadri) e, infine, autonomi iscritti alle casse professionali. Il bonus potrà, viceversa, arrivare fino ad una somma pari a 1.000 euro per: medici; infermieri; tecnici di laboratorio biomedico, di radiologia medica; operatori sociosanitari; personale dei comparti sicurezza, difesa, soccorso pubblico.
Spetta se non c'è un'altra forma di sostegno dell'altro genitore - Il bonus spetta a condizione che l'altro genitore: non sia essere destinatario di altre forme di sostegno al reddito, per la sospensione o cessazione della propria attività lavorativa (NASPI, CIGO, indennità di mobilità, ecc.); non sia disoccupato o non lavoratore.
Bonus o congedo. Il bonus per servizi di baby sitting è alternativo al congedo parentale previsto dal più volte richiamato Decreto «Cura Italia».
La domanda di bonus si può inviare già dallo scorso 1° aprile 2020, per servizi resi dal 5 marzo nei periodi di chiusura dei servizi scolastici. Per farlo, è necessario accedere al portale INPS, autenticarsi, inserendo Codice fiscale e in alternativa una delle seguenti credenziali: Spid, Pin dispositivo o Cns o Cie. Pin semplificato (primi 8 caratteri del pin): nel caso in cui il richiedente utilizzi il Pin semplificato, per procedere alla definizione della domanda e all'appropriazione telematica del bonus nel servizio Libretto - Famiglia, dovrà necessariamente acquisire il pin dispositivo.
I dati necessari per l'invio della domanda di bonus baby sitting sono i seguenti: dati anagrafici del genitore richiedente, del figlio e dell'altro genitore, nonchè l'indicazione dell'attività svolta dal genitore richiedente e dell'importo richiesto (vanno utilizzate somme con multipli di 10 euro).
Sarà l'Istituto a comunicare via sms/email/PEC l'esito della domanda e ad assegnare il bonus richiesto tramite il servizio Prestazioni di lavoro occasionale - Libretto - Famiglia. Per potere fruire del Bonus e, quindi, utilizzare la somma individuata, l'assegnatario dovrà utilizzare il servizio online Libretto - Famiglia, per: registrarsi come utilizzatore del Libretto e registrare altresì la persona incaricata come prestatore del servizio; appropriarsi del bonus baby sitting concesso e, inserire le comunicazioni delle prestazioni lavorative svolte per l'attività di baby sitting.