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30/04/2020 06:00:00

Marsala, Sandro Veltri: "In quarantena i genitori devono essere i contenitori emozionali per i propri bambini"

 Sandro Veltri, psicologo, tra poco usciremo da casa ma non sappiamo come ne usciremo. Che accadrà?

Il virus ha negato all’uomo l’aspetto della condivisione fisica delle emozioni, che mai nessun telefono potrà sostituire. Non sono contro la tecnologia, ci tengo a precisarlo. Per i bambini devono essere i genitori a fungere da contenitori emozionali emotivi, amplificando la funzione della famiglia con attività ludico ricreative che possano suscitare l’interesse di tutto il nucleo familiare.

Come riscoprire il monopoli?

Si, anche. Oppure a tavola in un momento di condivisione scegliere di spegnere la tv e scegliere un argomento.

Gli adulti devono imparare a gestire l’ansia, c’è chi ha avuto paura dell’isolamento e chi, invece, paura del contagio. Come ci si può rilassare anche a casa?

Bisogna distinguere tra una sana paura e quando l’ansia diventa un problema. La paura è un’emozione primaria, l’ansia può essere così intensa da arrivare a stati di panico. Il Coronavirus crea proprio questo, uno stato di incertezza, di pericolo, di attesa, si teme per il proprio stato di salute. Al momento non c’è ancora un vaccino e pertanto possiamo controllare solo una variabile: la pericolosità, il contagio. Questo porta la persona a controllare ogni sintomo che percepisce. Si possono usare delle tecniche di rilassamento, di training autogeno, di respirazione profonda quando si è a letto.

Va bene anche una musica rilassante?

Si anche, dipende dalla gravità dei sintomi. Di ansia soffre una buona fetta della popolazione che è attualmente sottostimata, bisognerebbe fare una valutazione e quindi fare dei percorsi da dei professionisti. Quella di cui abbiamo parlato fino adesso è un trattamento per una fase blanda dell’ansia.

Questa fase di lockdown ha imposto anche a voi psicologi il distanziamento sociale con i vostri pazienti. Come è cambiato il modo di interfacciarsi con l’assistito?

Personalmente non ho riscontrato delle difficoltà, certo alcuni pazienti preferiscono proprio la presenza perché ci possono essere dei problemi di connessione legati alla linea internet. Tuttavia il supporto non cambia, io non ho riscontrato delle difficoltà.