Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
02/06/2020 06:00:00

La nuova vita del Pd in provincia di Trapani

 Si ricompone qualunque frattura all’interno del Partito Democratico, in provincia di Trapani i congressi si sono svolti sotto il segno dell’unità, si è dialogato e discusso e alla fine si è deciso di non andare alla conta delle tessere.


Questo è stato il presupposto che ha mosso il Pd in tutti i ventiquattro Comuni della provincia di Trapani ma è valso per tutto il territorio siciliano.
Il nuovo segretario dem nel trapanese è Domenico Venuti, sindaco della città di Salemi, che ha già in passato assunto ruoli di primo piano nella dirigenza del partito.


E’ stato commissario del circolo marsalese, oggi ritorna nella qualità di segretario provinciale.
Dalla nota si evidenzia che dopo un dibattito maturo e tutte le candidature unitarie della provincia il Pd gode di ottimo stato: Con senso di responsabilità abbiamo deciso di presentare una lista unitaria per l’assemblea provinciale che porterà Domenico Venuti a ricoprire la carica di Segretario provinciale del Partito Democratico e Valentina Villabuona, avendo fatto un passo indietro, come si è fatto sia a livello regionale che in altre province, a svolgere il ruolo di Presidente dell’Assemblea provinciale.
Un’unità non di facciata, ma costruita congresso dopo congresso, che ci porterà insieme e con il contributo di tutte le iscritte e gli iscritti a rilanciare il Partito Democratico”.
Questa la prima nota congiunta di Venuti e di Valentina Villabuona.


E sabato pomeriggio il circolo dem di Marsala ha eletto la segretaria, Rosalba Mezzapelle, che dovrà affrontare la fase delle amministrative di ottobre e c dovrà ricompattare un partito che si è dilaniato al suo interno con mille polemiche e altrettante guerre.
La Mezzapelle è consapevole del lavoro da svolgere: “ Il primo obiettivo che mi pongo come segretaria del PD di Marsala è quello di ridare al PD marsalese la consapevolezza di essere una comunità di uomini e donne al servizio della città, perché la politica è servizio, il PD deve essere un riferimento per tutti i cittadini ma in particolar modo per i cittadini in difficoltà, il PD si deve porre nell'ottica di un laboratorio di idee e proposte attuabili da offrire alla città. Il PD deve anche impegnarsi a ricostituire il tessuto democratico della città.”.
E sulle imminenti elezioni bisognerà prendere delle decisioni importanti, il sindaco uscente Alberto Di Girolamo è stato eletto nel 2015 dal Pd: “

Questo partito deve subito confrontarsi con le elezioni amministrative che probabilmente si celebreranno a settembre, ebbene per il rinnovo dell’amministrazione comunale dico che io non condivido i referendum tra ipotesi di candidature se non suffragate da analisi delle problematiche della città e soprattutto da proposte programmatiche precise che rimettano Marsala al centro dei percorsi di sviluppo collegati a tutte le realtà della provincia. Pertanto, valuteremo con estrema serenità e senza alcun pregiudizio le opzioni più giuste nonché consone per offrire ai marsalesi una dimensione amministrativa che risponda alle esigenze ed alle sfide che ci attendono anche alla luce dei problemi vecchi ma anche nuovi quali quelli dell'emergenza sanitaria da Covid-19 che improvvisamente ha messo in ginocchio troppe attività economiche con repentine cadute negative per l'occupazione, per lo sviluppo economico delle nostre comunità di riferimento”.


Insomma, c’è già una elaborata programmazione elettorale da parte del Pd per Marsala, si legge tra le righe abbastanza chiaramente, così come si evince che il partito si è ricompattato: “ Auspico un partito non autoreferenziale, un partito che riscopra la voglia di lavorare insieme per costruire percorsi comuni ed unitari, che restituisca al PD dignità politica e costituisca punto di riferimento per ogni cittadino, niente risse ma semmai discussioni il più possibile trasparenti ed in buona fede, niente fratture ma riscoprire l’unità di intenti come valore”.