E’ tornato in libertà il 42enne gibellinese Antonino Bivona, arrestato lo scorso 19 maggio dai carabinieri con l’accusa di avere incendiato l’auto del sindaco di Gibellina Leonardo Sutera per "punirlo" per la mancata assegnazione di una casa popolare.
Su istanza dell’avvocato difensore Giuseppe Accardo, il Tribunale del Riesame ha, infatti, annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Il fuoco all’auto del sindaco fu appiccato la notte del 4 aprile. Nell’ordinanza di custodia emessa dal Gip di Sciacca Alberto Davigo, il Bivona veniva ritenuto responsabile non solo del danneggiamento alla vettura del sindaco di Gibellina, ma anche di una tentata estorsione ai danni dello stesso primo cittadino, reo di non avergli concesso un alloggio popolare. Nel suo ricorso (25 pagine), l’avvocato Accardo ha, però, contestato radicalmente l’impianto accusatorio, facendo emergere quelle che a proprio giudizio erano le “incongruenze logico-giuridiche” dell’accusa. E sulla base di queste argomentazioni, martedì pomeriggio i giudici del Riesame hanno disposto l’immediata scarcerazione del Bivona. “Siamo soddisfatti – dichiara l’avvocato Giuseppe Accardo - Ovviamente attendiamo le motivazioni, che saranno rese tra 45 giorni, per fare ogni ulteriore valutazione, che allo stato sarebbe prematura”. Il legale partannese, infine, aggiunge: “Ringrazio per l’aiuto essenziale nello sviluppo della linea difensiva il collega Avv. Girolamo Restivo”.