Rimango basito nuovamente, di fronte al tentativo maldestro, da parte del nostro “Primo Cittadino”, di svincolarsi dalle proprie responsabilità, utilizzando per l’ennesima volta, una replica a mio avviso, di basso profilo, offensiva e inopportuna, piuttosto che accettare la via del confronto a viso aperto!
Non si capisce cosa intenda il “Sindaco” di Campobello di Mazara quando, in un post apparso su Facebook, scrive che “è stato un Sindaco scomodo perché ha reso invalicabile questo comune (Campobello di Mazara) per certa gente”!
Da almeno due anni Tp24 ha pubblicato intercettazioni e inchieste che vedevano coinvolti uomini appartenenti alla mafia campobellese e uomini politici della provincia di Trapani, impegnati in un obbiettivo comune, quello di portare l’attuale Sindaco a vincere le elezioni. Quanto è stato pubblicato in questi anni , non è mai stato smentito, né dalla magistratura trapanese, né tanto meno dal nostro Sindaco. Tutto questo lascia intendere che l’origine della vittoria elettorale del 2014 è stata e rimane piuttosto dubbia.
Quando esponenti importanti di “Vivere Campobello” hanno sollevato tali dubbi, non intavolate su congetture personali, ma alla luce di quanto pubblicato da “TP24” in questi anni, l’unica cosa che a mio avviso andava fatta, dall’attuale Sindaco e dalla sua Giunta, era quella di dimostrare che questi dubbi erano assolutamente senza fondamento!
Per fare ciò, sarebbe stato opportuno dimettersi, chiedere alla magistratura che ha indagato su quelle vicende di chiarire la propria posizione ed infine, qualora si fosse ritenuto che le cose pubblicate erano false o infamanti, diffidare la redazione di TP24.
Ma nulla di tutto ciò è stato fatto, se non quello di pubblicare sui social dichiarazioni auto referenziali, che contrastano non solo con le inchieste emerse e pubblicate, ma anche con l’assenza di lungimiranza politica che ha di fatto dimostrato sul campo!
L’invito al “Primo Cittadino” è quello di riflettere attentamente sull’importante opportunità che “Vivere Campobello” gli sta offrendo, accettare il confronto sul terreno dei contenuti e non trascinare il dialogo sul pettegolezzo e, ultimo ma non ultimo, chiedere scusa alla Dott.ssa Licata per l’incomprensibile attacco personale.
A.B.
(un cittadino avvilito di Campobello di Mazara)