Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
01/07/2020 10:00:00

Il Governo "giallorosso" e le iniziative per contenere i flussi migratori

 Il regalo reciproco per il primo anniversario del governo giallorosso? Lo sanno anche i ragazzi della quinta elementare, il governo giallorosso nacque nell'agosto 2019 soprattutto per due ragioni, il "capitano" Matteo Salvini tra un selfie, un comizio elettorale e una capatina al papeete chiese i pieni poteri, e la richiesta spaventò parecchio alcune forze politiche, precisamente il M5s, PD e LeU.

L'altra che il contraente pentastellato del contratto aveva visto alle elezioni europee del maggio dimezzato il consenso delle politiche 2018 e rischiava di essere fagocitato dal leghista. Dinnanzi a questa realtà e con la pantomima sulla Tav si spense il governo gialloverde. Questo epilogo ebbe un fantasmagorico aiuto dal delirio d'onnipotenza sondaggistico di Salvini con la richiesta "si torni immediatamente alle urne".

Il Presidente della Repubblica rispettando il dettato costituzionale avviò le consultazioni. Dopo un iniziale impasse politico, che portò Mattarella a dare un mandato a Cottarelli, anche a traghettare la nazione alle elezioni, la crisi ebbe soluzione con la formazione del governo Conte bis che giurò all'inizio di settembre. Prodromo al giuramento del governo giallorosso la firma del contratto/programma in 29 punti che avrei definito "Peace and love", forse lo avrebbe firmato anche la Meloni.

Tre provvedimenti dei 29 che restarono nella mente, uno interno, il salario minimo garantito, 9€ l'ora. Poi quello di politica estera, "multilateralismo effice" nel quadro dell'alleanza transatlantica tenendo conto del pilastro dell'integrazione europea. Infine la revisione del trattato di Dublino per la gestione dei flussi migratori da chiedere all'UE e l'aggiornamento dei decreti sicurezza tenendo conto le osservazioni del Colle, ossia obbligo di salvataggio in mare e sproporzionata sanzione amministrativa, fino a un milione di euro.

Nei giorni scorsi il viceministro degli interni Mauri ha dichiarato: c'è piena sintonia tra gli alleati per emendare i decreti, andando oltre i rilievi del Quirinale, reintroducendo la protezione umanitaria e abolendo la sanzione e la confisca della nave. Sarebbe un bel regalo per l'anniversario, perché aiuterebbe a salvare esseri umani.

Vittorio Alfieri