Non solo la movida. Nell'ultimo fine settimana sono stati oggetti di controllo a Marsala anche diversi stabilimenti balneari, per verificare, da parte di Guardia di Finanza e Guardia Costiera, il rispetto delle regole generali sulla balneazione e l'utilizzo del demanio, e delle regole specifiche per prevenire il contagio da Covid-19. Un lido, ad esempio, è stato multato perchè non teneva, all'ingresso, un registro con tutte le presenze e i numeri di telefono dei clienti. Infatti, l'elenco dei clienti va conservato per 14 giorni.
E' solo una delle tante regole da rispettare, dall'informazione agli utenti, agli strumenti per la protezione individuale, come il gel, fino al divieto di assembramenti. Per la spiaggia, poi, va rispettata la distanza minima di un metro e mezzo tra gli ombrelloni. C'è l'obbligo della sanificazione dei lettini, e tanto altro.
Le irregolarità scoperte sono state tante, e le lamentele dei gestori dei lidi pure. Ma hanno poco da lamentarsi.
Va anche detto, per, che i titolari degli stabilimenti balneari godono anche di condizioni di favore mai viste (e illegali, nel resto d'Europa): il costo medio in Sicilia della concessione è di 2,5 euro per metro quadrato mentre nel resto d’Italia il costo medio è di 6 euro. In Sicilia le concessioni fruttano circa 10 milioni di euro l’anno mentre se si svolgessero regolari gare si stima si potrebbero ricavare 30-40 milioni di euro. A ciò si aggiunga il fatto che molti lidi noleggiano gli ombrelloni in nero.
Ma quest'anno in Sicilia i lidi e gli stabilimenti balneari privati non pagheranno il canone demaniale grazie ad una norma inserita nella finanziaria regionale, eppure alcuni esercenti aumentano le tariffe per servizi, lettini ed ombrelloni, e altri si sono pure allargati ...