Marsala 2020, è tramontata definitivamente la candidatura a sindaca di Andreana Patti. Sabato 25 luglio il sindaco uscente, già segretario comunale del partito democratico della sinistra già presidente del consiglio comunale di Marsala, già segretario comunale del PD, si è ricandidato a primo cittadino.
Nella serata dello stesso giorno il comunicato della Patti che annunciava il suo ritiro d'aspirante abitante di via Garibaldi. È stato insinuato che l'assessore di Trapani fosse la "longa manus" di Giacomo Tranchida su Lilibauem. La Patti a mio avviso non è manipolabile. La Dottoressa in tempi non sospetti aveva dato la sua disponibilità, a condizione che ci fosse stata unità d'intenti ed esprimendo una sola candidatura nell'area di centro sinistra. La ricandidatura di Alberto Di Girolamo, legittima, ha fatto venire meno la "conditio sine qua non".
Intervenendo nella conferenza stampa del primo cittadino, ho fatto notare l'importanza nella composizione delle liste dei consiglieri, altrimenti si corre il rischio, e vale per tutti, di ritrovarsi senza una maggioranza, che partita da 18 unità è arrivata a 6 persone al termine della sindacatura. Poi i retroscena sul perché sia accaduto si sprecano. Accordi non mantenuti sugli assessorati, diatribe personali, la scelta d'isolarsi del primo cittadino.
Aneddoto: un commerciante del centro ha caricato la scelta del sindaco di chiudere al traffico la via Roma. Osservazione: noi cittadini non dobbiamo pretendere il diritto di posteggiare "dentro l'attività". Diritto di servizi, anche il posteggio, trasporti e su tutta la mobilità. Personalmente la candidatura della Patti è stata bruciata. Adesso la città attende il collocamento dei sostenitori dell'avvocatessa. Rumors narrano che Attiva Sicilia si asterrà e Sicilia Futura ferma nella posizione di avversione a Di Girolamo.
Il PD, quel che resta, è dilianato, orfani sono i sostenitori della Patti. Fatti acclarati sono l'abbandono dei consiglieri uscenti. I Vinci, Cordaro per loro mutuando il titolo del romanzo di M. Kundera "la vita è altrove". A. Di Girolamo è disponibile alla riconciliazione. Conoscendo la litigiosità del PD non invidio la segretaria comunale. Intanto dopo la sentenza sull'Adamo, la ricandidatura di Di Girolamo e di Grillo, l'uscente consigliere pentastellato Aldo Rodriquez aspirante per la prima volta, l'uscita di scena della Patti e gli outsider scalpitanti, Sebastiano Grasso, Mario Figlioli e Letizia Occhipinti, la città attende progetti, proposte, soluzioni praticabili. Per adesso è andato in scena solo il teatro assurdo della classe politica aspirante.
Vittorio Alfieri