Le stelle esplodono, producono gas, bolle di gas, e l’onda d’urto si propaga in tutto il mezzo interstellare. Più o meno è quello che sta accadendo al Movimento Cinque Stelle di Marsala.
Non mancano le polemiche aspre, i botta e risposta che portano con sè delle dosi di veleno che potrebbero essere letali per i grillini lilibetani.
E’ guerra aperta tra la deputata nazionale Piera Aiello, eletta proprio nella circoscrizione Marsala, e il candidato sindaco pentastellato di Marsala, Aldo Rodriquez.
Il meetup cittadino, avendo letto le dichiarazioni della Aiello sul mancato appoggio a Rodriquez, facendone una questione di qualità del candidato, risponde senza mezzi termini: “Secondo l'onorevole, nessuno dei candidati possiede i giusti requisiti, dunque non è meritevole di essere appoggiato dalla stessa. Il Movimento 5 Stelle di Marsala, in merito a codeste dichiarazioni, risponde all’onorevole che se ne farà una più che convinta ragione.
Supponiamo che anche altri competitors elaboreranno questo profondo dispiacere… e che dispiacere!!!
Dopo aver attentamente letto il pensiero dell'Onorevole, non c’è chi non possa rivelare degli inebrianti salti carpiati concettuali e/o looping linguistici degni del migliore ballo artistico/figurato, volti a screditare non solo il candidato Sindaco accreditato dal Movimento, ma anche tutto il gruppo di lavoro che si accinge a portare avanti l'imminente campagna elettorale”.
Non per ultimo ricordano alla Aiello come sia arrivata in Parlamento: “Infine, per mero tuziorismo, vogliamo ricordare all'on. Aiello che: il candidato Sindaco del MoVimento 5 Stelle di Marsala, Aldo Fulvio Rodriquez, nell’attuale veste di portavoce Consigliere Comunale, è detentore del simbolo del Movimento; la lista dei candidati (con annesso programma elettorale) è stata certificata dallo stesso Movimento; è proprio grazie a quel simbolo che l'onorevole Aiello siede negli scranni del Parlamento per portare avanti le sue battaglie, risorta a nuova vita al contrario delle "fortunate" vittime dell'olocausto”.
Una dichiarazione molto forte quella dei pentastellati marsalesi che rompono definitivamente con la Aiello e che innalzano un muro.
Non si è fatta attendere la risposta della Aiello, sempre attraverso i social: “E' doveroso precisare che in merito alla mia candidatura nel 2018 e alla conseguente elezione, il gruppo che fa capo, che scrive la sceneggiatura e cura la regia del Candidato per il Movimento a Marsala, mi ha fortemente voluta in prima linea per questa competizione elettorale.
Non pensavo neanche lontanamente di intraprendere una esperienza politica, ma a seguito di attestazioni di stima (perchè a quel tempo si trattava di stima) e “pressioni” per dare la mia disponibilità, ho accettato questa sfida privando tuttavia, di fatto, il territorio marsalese della giusta rappresentanza parlamentare, visto che la stessa ha una residenza fittizia a Partanna per i soli fini della tutela personale”.Una volta giunta in Parlamento mi si sono presentati innanzi con contratti di lavoro già precompilati di collaborazione per eventuale consulenza legale, in cui si chiedevano cifre ingiustificate al lavoro da svolgere nell'eventualità fosse necessario”.
Vengono fuori i primi altarini e ribadisce il suo non appoggio a Rodriquez, nome, dice, che è stato scelto in modo arbitrario: “ Non è stata mai convocata una riunione in cui si dovesse votare un candidato alle prossime amministrative, la votazione tuttavia è avvenuta durante una riunione con altri punti all'ordine del giorno, quando i “soliti noti” dopo essersi “contati” si sono resi conto che avrebbero avuto la maggioranza, magicamente esce fuori il nome di Rodriquez”.
Aiello ricorda anche che Rodriquez fu indagato per la vicenda delle firme ritenute false nelle commissioni in consiglio comunale.
"Purtroppo in quel periodo sulla testa del candidato pendeva un avviso di garanzia per falso in atto pubblico, che lo vedeva implicato nella vicenda per delle firme false, ragione per cui era assolutamente esclusa qualsiasi possibilità di potersi proporre come candidato per il Movimento cinque stelle". Chi è senza peccato scagli la prima pietra, anche Aiello è stata indagata (e archiviata) per falso nella vicenda del suo certificato elettorale che l'ha portata a candidarsi e ad essere eletta in Parlamento.
“Il candidato che nei trascorsi cinque anni ha rivestito il ruolo di consigliere comunale, durante la campagna elettorale del 2015 aveva promesso ai suoi elettori di restituire il 30% dei suoi emolumenti, nonostante per i consiglieri non vi fosse l'obbligo come invece accade ai parlamentari, il su citato consigliere si è spinto con questa promessa NON MANTENUTA.
Per esperienza un impegno di questo tipo con gli elettori va assolutamente onorato, si rischia altrimenti di compromettere altre eventuali campagne elettorali ed essere così etichettato come la persona che non mantiene la parola data”.
La guerra non finisce, la Aiello si è sentita manipolata e sulla attività politica di Rodriquez è tranciante: “Si è distinto per non avere mai in cinque anni presentato un emendamento, cosa fondamentale per proporre aiuti al territorio, ma tuttavia vantarsi di avere prodotto atti di indirizzo a iosa...
Si vanta di avere fatto centinaia di richieste di accesso agli atti senza mai nessun esito e senza mai avere avuto quel senso di responsabilità che lo spingesse a rivolgersi alla procura per ottenere quei documenti.
Dunque lo stesso gruppo, mi dispiace constatare, ha perseverato nello stesso errore, cioè proporre un candidato “impreparato” al ruolo, senza proprietà di linguaggio, senza la competenza necessaria e richiesta per la carica”.
Le stelle non sono cadenti, semplicemente non si vedono più a Marsala.